LIBRO SESTO. 273 apparenza. Annuivano con fommiffione a’pareri del Rè, ma 1687 con mal talento contraoperavano all’ efecutione , empiendo tutti i congreffi di mormorationi : alcuni per gara di gloria, altri per gelofia della regia autorità. Li Soldati avvezzi alla libertà abbonivano il rigore del Rè, che voleva la difcipli-na, & eflendo mancati li vecchi Officiali, che furono gl i* frumenti delle fue paliate vittorie, non haveva egli animo d’incontrare i cimenti con Militia così fregolata. Tale era lo flato delle cofe in Polonia , fopra il quale per il bene della Lega non potevano i Prencipi far alcun iìcuro fondamento. Con tutti quelli contrarii però il Rè, ch’era pieno di brnona volontà , deliberò di portarli al Campo j ma prima dovendoli efequire il concertato bombardamento di Kaminiez > ò che non ftimaife l’attione degna della fua affiftenza , ò che-bramafle darne il merito al Figliuolo , vi fece precorrere il Prencipe Giacomo. Fù egli ricevuto con tutti i termini di rispetto da i Generali, & hebbe la prerogativa di dar il nome, ma il fatto pafsò con poco applaufo. L’Efercito fi fermò intorno la Piazza folamente due giorni, e fù detto per cagione delle pioggie, che fopravennero . Di tre mille bombe , ch’erano preparate, ne furono gettate fettecento folamente, che riufcirono anche poco fortunate, non havendo colpito alcun magazino di munitioni, ò depofito di polveri , così che breve fù il terrore, e poco il danno» I Turchi delpre«* fidio con lo sbarro continuo del Cannone non reftarono d’ infettare il Campo 5 & il Prencipe Giacomo fi trovò in pericolo di visa, poiché rinverfato il parapetto d’una batteria , ove fi trovava y £ù coperto dalla terra con la morte anche d’un Officiale a lui vicino. Eifendo male riufcito quefto ten* salivo 3 iì difordinarono anco li altri divifati difegni. Il Rè perduta la fperanza di operare, non andò all Armata. Il Ponte fui Niefter fù daM’acque gonfiate in gran parte disfatto, e le notitie, che s’hebbero, che i Turchi, e i Tartari savan-tallero, obligarono i Generali ad accamparci al Fiume Serec per coprire daH’invafioni le Provincie del Regno . In tanto alcune partite de i Tartari ufeite di Kaminiez feorrevano lai Volinia , e quel prefidio con ardire, e libertà infettava i luoghi circoiwiciai . Poppo efferii trattenuto gualche tempo V-