INFORMAZIONE 381 Per nomina de’25 ottobre 1538, il senatore Francesco Sanuilu mosse ad Urbino per fare in nome della Signoria gli uffici di condoglianza della morie del duca Francesco Maria appo Guidubaldo II che gli fu successore, e che la Repubblica condusse a’propri stipendi più volle dal 1529 al 1851 col semplice titolo (li governatore, avendogli maisempre rifiutato quello di capitano goduto dal padre, dal quale in valore tanto era dissimile, e ciò ad onla degli uffici fatti ileratamente dal suo inviato a Venezia, il conte Gianjacopo Leonardi. 11 ducalo di Camerino spellante alla moglie sua, Giulia di Giovanni Maria Varano, gli venne lolto dal pontefice Paolo III che lo diede al proprio figliuolo Pierluigi Farnese , dopo la morie di Francesco Maria. Troviamo nel 1845 Guidubaldo II spedito da’nostri ad ispezionare le fortezze del Veronese, e nel 49 a ricostruire gli spalli di Peschiera. Mancala a’ vivi la Varami nel 47 (nella quale circostanza il Senato nominò nell’agosto di quell’anno oratore ad Urbino Federico Badoer, di cui qui diamo la Relazione), il duca disposò Vittoria Farnese figliuola di Pierluigi, e la Repubblica, che a felicitarlo per queste nozze gli avea spedilo per decreto de’21 gennaio 1848 Francesco Bernardo, regalò la nuova duchessa di uno sfarzoso manto di velluto chermisi ornalo di ricchissimi fermagli d’oro, e volle che Jacopo Soranso, eletto oratore a lai uopo il 28 febbraio 1849, tenesse al fonie battesimale in nome di Venezia il primogenito nato di questo connubio, che fu Francesco Maria II. Nel 82 si diede licenza al Della Rovere di abbandonare per sempre il servigio militare della Repubblica che per lanli anni gii aveva procuralo ogni agiatezza, offerendogli il modo di mantenere la propria corte in quello splendore che ben s’ addiceva ad uno de’ più illustri signori italiani. Guidubaldo lì incoraggiò le arli, e a lui si deve se il valente pittore Balista Franco veneziano andò a Casteldurante a sbozzarvi leggiadri disegni che abilissimi artisti riportavano su quelle majoliche, onde si bella rinomanza dura tuttavia ai vasi fittili dei Fontana. Passato nel 82 a’ servigi del pontefice, e sempre accudendo alle discipline appresegli dal padre, il duca guerni Pesaro di solide mura, estrema impresa alla quale diede mano negli ultimi giorni del viver suo l’anno 1874. Ultimo duca di Urbino fu Francesco Maria II che voleasi pure iniziare nell’esercizio delle armi, e si trovò sulla capitana di Savoia alla memorabile giornata di Lepanto. Fu ammoglialo, suo malgrado, a Lucrezia d’Esle sorella di Alfonso II che contava tredici anni più del marito, alle quali nozze assistette il venelo ambasciatore Lazzaro Mo-cenigo, nel 1870, la cui Relazione hassi stampala nel voi. Il della li Serie di questa raccolta alle pag. 95 — 112; come alle pag. 313 — 336