LIBRO Q_U 1 N T O; 231 fcarie provifioni di vìveri . Deliberò dunque il Rè ritirarli dai* l’impegno, e pattato nel fine del Mefe d’Agofto il Prut s’incarnino di ritorno verfo Jafsì. Lo feguirarono i Turchi, e Tartari con faftidiofi continui attacchi. Ad un patto anguflo piantarono una batteria di alcuni pezzi di Cannone , che ¿riordinò per all’ hora la marchia , c caddero alcuni colpi in poca diftan-za dalla fletta perfona del Rè. Giunto l’Efercito a Jafsì fù confutato, fe doveaiì munire di prefidio ; ma ettendo la Città aperta, il Cartello di non foda ftruttura, mal proveduto d’acqua, li habitanti impatientidi ritornare fotto Tantica dominatone, fù deliberato abbandonarla. Reftò afflitta quell’infelice Città da un grave incendio caufato dalta barbarie de i Cofacchi, che feguitavano il Campo. Queftiavidi di rapina havendo of-fervato, cheli Cittadini più commodis’erano con le loro migliori foftanze ricoverati nelle Chiefe, e loro recinti, gettarono in alcune con le ¿Treccie il fuoco per approfittarli della confufio-ne . Incenerì in poco tempo l’incendio, che fi dilarò per tutta la Città con lecafe, le fortune di quella infelice gente, il che fervi a render tanto più abborrito il nome de i Polacchi. Alla metà d'Ottobre fi reftituì il Rè alla fua refidenza in Javorova con l’Efercito fommamente diminuito dalle difertatione, da i difagii, e dalla continua perfecutione de i Tartari, che trovando Corpi feparati dal groilo del Campo ne facevano ftrage . L’ eiìto sfortunato anco di quefta Campagna promoife ne i Polacchi le folite querele. Efageravano i zelanti, che la Polonia faceva una guerra proficua a’Collegati , ruvinofa per fe. Che quefta era la quarta Campagna , che fi confumavano inutilmente gl’Eferciti, fenza che fi ha vette fatto l’acquifto d’un palmo di terra. Che erano frutti delle lorodiverfioni le vittorie dell* Imperatore, appretto il quale non vera gratitudine , fe ben fof-fe così frefea la memoria del foccorfo di Vienna. Che non fi praticavano concerti per le imprefe, non fi preftava alcun ajuto, perche anco la Polonia approfìttaffe della Lega. A quette pu-bliche efagerationi s’aggiongevano le interne amarezze della Ca-fa Reale, che non poteva abbandonare lattentione d’havere per Moglie del Prencipe Giacomo una Prencipctta congiunta con la Cafa dAuftria , e particolarmente la Prencipefla di Neobur-go Sorella dell’ Imperatrice, dolendofi il Rè che con apparenti di- 1681 ItftifMS- de i Polac-cbiin comino data d» i T*rt*ri\ j*r>ì tendiate da t Ccfaci bl.