DI COSTANTINO MOLI*. 1583. 125 erodendo di vederle stabilite, per non incamminarlo maggiormente a cosa per allora da non pensarvi, si risolse di negarglielo, non gliene levando però la speranza quando si trovasse modo d’incamminar bene questo pensiero^: tutlavia la negativa presente fu sentita da Sua Altezza con non poco dispiacere. Ma sono tante le grazie che da’pontefici possono aspettar i principi cristiani, e questo in particolare per i pensieri della religione di San Lazzaro, e l’autorità loro così in Italia che in tutta la Cristianità dev’esser tanto stimata, che giudica Sua Altezza apportarle molto servizio e riputazione l’assicurarsi, come procura di fare, che si creda ch’egli abbia con la Chiesa buona intelligenza; siccome all’incontro ha Sua Santità occasione di mostrargli, come fa, ottima corrispondenza, conoscendo questo principe padrone d’ uno Stalo, che può servir per ostacolo, quando sia aiutato, a tener le eresie di là da’ monti, e a non permetter di far maggiori progressi fra noi ai principi stranieri che ingiustamente lo tentassero. Risiede a quella Corte per nunzio di Sua Santità monsignor di Mondovì, prelato di molta gravità, e che ha lungamente servito in carichi simili con sua molta laude, e principalmente appresso il signor Duca di felice memoria, e in Polonia al tempo del re Enrico, ora di Francia, e nell’ occasione dell’elezione del presente re, dove riuscì con gran servizio di Dio e dignità della Sede Apostolica. Con questo ancora io ho avuto, Dio grazia, strettissima confidenza, avendolo in tutte le occorrenze ritrovato benissimo affetto verso le cose di Vostra Serenità. Dell’ Imperatore convien credere che Sua Altezza non si ritrovi del tutto soddisfatta per non aver potuto ottenere la confermazione della dichiarazione che fecero gli elettori in suo favore intorno alla precedenza con Toscana; ma per dipender dall’ imperio, e per i negozi che tratta a quella Corte, è necessario che Sua Altezza faccia quanto può per ben intendersi con Sua Maestà, la quale all’ incontro non ha occasione alcuna ragionevole di mala soddisfazione. Degli elettori e altri principi di Germania pare che questa casa, come una delle loro, si sia in ogni tempo promessa molto, essendo ancora a Sua Altezza, come vicario dell’ imperio, ed a quei principi