50 RELAZIONE DI SAVOJA molto da attribuire al sapere e alla prudenza di S. A., acquistata in tanti carichi importantissimi e in tanti successi della sua fortuna , prima avversa , poscia dubbia e da ultimo favorevole. Io non atledierò altrimenti Vostra Serenità in descriverle la persona del sig. Duca, perchè essendo stalo molte volte in questa città, e ultimamente nell’occasione del passaggio del re Cristianissimo (1), ognuna delle SS. VV. EE. lo conosce di vista; e S. A. m’ha detto d’aver desiderio di ritornare qui presto, per passare a Nostra Donna di Loreto a compiere un suo voto. Nè 1’attedierò manco in descriverle la sua casa, perchè Vostra Serenità l’avrà inteso altre volte, e solo le dirò esser questa un picciol ritratto di quella del re Cattolico ; ed usa S. A. di tenere quasi il medesimo sussiego e la grandezza di quella corte nel trattare coi sudditi, stimando che non basti al principe esser amato, ma gli abbisogni anco esser temuto e riverito da ogni stato e condizione di persone. È il sig. Duca della età di 50 anni forniti (2), di complessione naturalmente forte e gagliarda, ma indebolita per molti accidenti. Si piace e diletta sopra modo del mare e delle cose marittime ; ama sapere le virtù naturali d’erbe, semplici, piante e cose simili ; e lavora di sua mano con gli artefici d’istromenti di guerra ed altri. È principe altrettanto giusto che religioso, come manifestano le sue azioni tutte, e seppure nella giustizia piega ad alcun estremo è verso quello eh’ è proprio di principe, la pietà e la clemenza. Aggiungerò che è d’ animo forte, temperato, liberale, magnifico, non inclinato a collera, ma affabile, e sommamente veridico e della parola osservatore. Potrei raccontare molte altre virtù delle quali è ornato, ma per brevità dico essere prima virtù sua il saper conoscere gli affetti e le passioni degli uomini, allettarne gli animi e le volontà e renderseli benevoli. Parla poco, massime di cose d’importanza dove può entrare interesse di (1) Eniico III, che lasciato il legno di Polonia correva a cogliere l’eredità del regno di Francia, devolutagli nella morie di Carlo IX suo fratello accaduta il 30 maggio 1574. (2) Essendo nato il d) 8 luglio 1528.