DI COSTANTINO MOL1N. 1S83. 109 che morì uel servizio di questa Serenissima Repubblica. Si vanno ancora tuttavia descrivendo a modo d’ordinanze dodici compagnie d’archibusieri a cavallo di cinquanta l’una, che senza alcun stipendio, quando non vi sia occasione di servire, s’anderanno esercitando. Pare tuttavia che per la qualità degli uomini, cavalli e capitani, che per non si esborsar danari conviene comportarvi, vi sia poca speranza di buona riuscita. Non è però che non servano almeno per aver in pronto un numero di cavalli per trasportar dove bisognasse della fanteria con prontezza. Oltre questa milizia non pagata, tiene il signor Duca in ventotto presidj, che gli conviene avere, circa duemila fanti, i quali a mese di quaranta giorni hanno lire di ciotto delle nostre per paga, essendoli permesso che siano delle terre medesime e che esercitino mestiere ; il che veramente si vede esser con poco servizio di Sua Altezza; la quale ha di più settecento cavalli leggieri sparsi per lutto lo Stato divisi in quattordici compagnie ; la metà di una delle quali cambiandosi ogni mese, si trattiene sempre dove si ritrova la persona del principe, e in questo tempo hanno trentasei lire delle nostre al mese : gli altri mesi sianno alle loro case con ventiquattro a dodici paghe all’ anno, godendo alcuni privilegi che apportano a Sua Altezza poco pregiudizio. Hanno in occasione di guerra lire quarantadue, e i capitani scudi cinquanta, che si riducono in tempo di pace a venticinque; e si mantengono queste compagnie collo stimolo di essere spesso vedute dal principe assai ben a cavallo. Vi sono oltre ciò tre ordinarie guardie della persona di Sua Altezza, una di cinquanta, che chiamano arcieri, per ordinaria della sua persona, che per la città la seguono a piedi con alcuni corlellazzi con le mazze a foggia d’ alabarde, e in campagna a cavallo con due pistole per uno ; e quando v' è occasione solenne, con la lancia armali alla leggiera. Delle altre due, una è d’archibugieri, l’altra d’alabardieri svizzeri. Per i luoghi marittimi tiene Sua Altezza tre galee armate di schiavi turchi e di condannali, due delle quali sono assegnate alla religione de’ca-valieri de’ Santi Maurizio e Lazaro, i quali ancora si possono connumerar nei sudditi e milizia di quesl’Altezza, e saranno