1)1 GIOVANNI CORRER 1 ì")()l> 41 più a questo eli!' a quello, ma conservarsi neutrale. Si deve anco credere che lo faccia sperando di riavere più facilmente le piazze, I che gli sono ritenute da Francia (Savigliano, Pinerolo e la Perosa) e da Spagna (Asti e Santià), perchè può ben esser certo ■ che mai alcuna di quelle maestà restituirà, che I’ altra non restituisca ancora; e se egli si mostrasse parziale dell'una, senza dubbio perderebbe la grazia dell' altra, e insieme la I speranza di mai più ricuperare il suo. Molti credono che Sua Eccellenza sia per riaver presto le sopradette piazze, e si persuadono in questo modo : Dicono che era cosa tenuta quasi per impossibile che Francesi fossero mai per restituire tanto paese come hanno restituito, avendolo (si può dir) compro con meglio di venticinque milioni d’oro, acquistato col sangue di tutta la nobiltà di Francia (del che ne rendono ampia testimonianza tulle le chiese del Piemonte, piene tutte d’insegne *e depositi di personaggi francesi), e di più posseduto e goduto tanto tempo; ma che poiché hanno resti'uito il molto, non saria gran cosa che, per confirmare il Duca in buona disposizione verso di loro , gli restituissero il poco, massime ritrovandosi il re Cristianissimo in tale stato , che per un gran pezzo averà a fare assai in stabilire le cose del suo regno senza pensare a quelle d'Italia; nè per questo si priva Sua Maestà di ricetto di qua da’monti, restandole il marchesato di Saluzzo, capace abbastanza per tale effetto. Adducono ancora l’autorità di Madama, la quale, per quanto s’intende, è non • solamente amata e stimata dalla Regina (1), ma temuta e ' riverita da tutti quei principali ; e restituendo Francia, len-| gono questi per fermo che Spagna dal canto suo debba fare ‘ il medesimo. Altri all’incontro dicono che, sebben Francia restituisse, non è cosa sicura che Spagna restituisca così facilmente, perchè non si vede che quel Re si mostri molto caldo nei comodi di Sua Eccellenza; e che quando pure Sua Maestà avesse buona volonlà verso il Duca, forse sarebbe contrariala dai consigli de’ suoi ministri, i quali apertamente dan segno che non piaccia loro la grandezza del Duca, giudicando forse che tanto manco sia per dipender da quel He, e conse-(Ij Caterina do’ Mediri. 6