I30 DELL’ HISTORIA VENETA .6S3 anche quando fi maneggiale la Guerra con qualche profpe. rita, dovsndofi un giorno flabìlìr la pace, quefla farebbe riu~ fcita fempre incerta per l'odio de i Turchi, incapaci a tole-rar, che la República, Trencìpe tanto inferiore, fi foffe unita alle loro offe fé, e fatto ìfrumento de i loro infortuni/. Che bacerebbero atte fa lopportunità per colpirla , onde le farebbe nuovamente convenuto fofienere fola i pefi della Guerra a fronte dun TSLemico y che con qualche tempo di refpiro poteva facilmente ritornar all antica potenza. Che sbaverebbe pero dovuto viver in contìnui fofpetti, ¡iar fempre armati, e per il dubbio, che al prefente fi propone d una Guerra incerta , foc-comber ad un certo perpetuo travaglio . Che la condìtìone 7 che fi offeriva di Lega perpetua difenfiva era una lufingha non ammìffibile da huominì prudenti. TSLon dar fi opinioni perpetue tra Trencipi, la volontà de quali era ferva delle congiunture , e degl interefft. L’aJpetto del Mondo non effer fempre lo Jìeffo, operando il tempo con le vicende de i negotii quello, che fanno i Torrenti col corfo dell'acque, che portano ì perìcoli da un luogo ali Altro. Che gl Ottomani attenti all occafioni hanno fempre faputo profittar fi delle dìfcordiedt? * Chrìfliani * Effer mal ficuro lo Stato di quel Trencìpe, che deve riponer le fue fperante ne i foccorfi flranìeri : e la República baverne a fuo cofto fatte in altre Guerre con gli ftef-tffftlT- fi Turchi molte infaufie efperien^e. Ma in contrario folte ne n-pirro va! do la propoita del Collegio Pietro Valicro, c Federico Mar. cello Savii del Confeglio ; chiamavano le prefenti profperità de i Chriftiani un’invito cfpreifo del Signor Iddio alla deitrut-tione dellìmperio Ottomano. Che da per tutto apparivano i fegni del fuo difor dì ne. Che bìfognava dar mano ad una congiuntura la più favorevole, che mai foffe nata per laCbrì-fiìanita. Che una Lega dì tre Trencipi, li più babili ad infeflar gl Ottomani, in damo procurata ptr più fecoli, fi velerebbe al fine unita per la Divina Trovìden^a fuori d ogni efpettatìone, e quanta più meravighofa, tanto più fortunata . Che il Confine delia Dalmati a non poteva fiar più ri-ftretto nell anguflia, in che al prefente fi ritrovai ch'era un contìnuo fomite a gli fcandalì \ e che un giorno, o baverebbe partorito una Guerra, ò quel ch'era peggio, farebbe fiato un ■per-