DI FRANCESCO VENDKAMIN. 1Ü8Í). 157 in un continuo timore, nè si fidano di persona vivente; ma più d’ogni altro temono e hanno iu odio il sig. Duca di Savoia, il quale non ha mancato e non manca di travagliarli, scorrendo fin sotto al forte da loro ultimamente fabbricato; dove faceudo essi ancora tratto tratto qualche sortita dalla città, si sono fatte delle scaramuccie fra quei soldati e le genti del sig. Duca ; il quale procura di levar loro le villuarie dalla parte di terra, essendogli levalo il modo di travagliarli dalla parte del lago con la perdila di quelle due galeotte che furono perdute a Ripalle. Pensa ancora il sig. Duca, in virtù di quel forte fabbricato ultimamente da lui, di tener Ginevra (come s’è detto) in un continuo assedio, lasciandosi però intendere al presente di non aver altra pretensione che di ricuperare dalle loro mani il ponte d’Arva e quella parte di territorio, del quale si sono impadroniti ultimamente; ma però tutti i suoi pensieri sono di ridurli, con l'occasione di questi moli, a qualche sorte d’accordo e di dipendenza, che ogni picciolo principio gli parerebbe un grandissimo acquisto. Patiscono all’ incontro quelli della città suddetta più che mediocremente per questa guerra, cessando 1’ utile della loro solila industria e mancando loro il guadagno, non avendo nè meno abbondanza di villuarie con tutto che abbiano aperta la strada del lago al soccorso degli Svizzeri, i quali li soccorrono di qualche provvisione contro danaro. Si trovano avere essi a quest’ora più di 500,000 scudi di debili contratti con due terre franche di Germania per pagare i soldati e per le altre occorrenze di questi moli ; ed essendo quella città la sede della falsa religione, le saranno sempre somministrali danari per il suo bisogno da quella parte; concorrendovi, oltre agli altri rispetti narrali, un interesse molto principale non considerato così da ciascheduno; il quale è, che insegnando essi con pubbliche scuole la loro falsa dottrina, tenendo anch’essi diversi collegi, come s’ usa fra’ religiosi cattolici in diverse nobilissime provincie d’ Europa, si trovano al presente nella loro città più di duemila scolari figliuoli de' principali signori di Germania a loro spese; avendo un pegno per questa via nelle mani di esser soccorsi quando fossero astretti da maggior hi-