DI FRANCESCO VENDBAM1N. 1580. 175 e dappoi nel ritorno, per conio delle nozze e battesimi , ha ricevuto il sig. Duca più di 70 ambasciatori estraordinarj di principi e di gran personaggi, clic gli sono stati mandati quasi tutti per ufficio di complimento; il che veramente gli è stato d’altrettanta reputazione quanto di grandissimo interesse. Ha speso finalmente S. A. sempre liberalissimamente in tutte le cose; ma è vero che da qualche tempo in qua ha incomincialo a ritirarsi dalle sue solite liberalità e dalle sue soddisfazioni particolari di spese, avendo risecale quelle della sua casa particolarmente e de’ suoi salariati, e ristrettosi in tutte le cose per poter pagar i suoi debili; dei quali avendone pagalo a temilo mio più di 300,000 scudi, ne reslava ancora più d’allrel-lanti, senza parlare di quelli che si sono falli e che tuttavia si fanno nell’ occasione di questa guerra grossissimamente. Medesimamente di denari contali è opinione che alla morte del padre si ritrovasse S. A. intorno a mezzo milione d’oro, e che ne spendesse buona somma nell’andata in Spagna. Ma nell’occasione del marchesato di Saluzzo, olire a quelli clic le sono siati dati da Sua Maestà Cattolica (come s’è detto) è chiara cosa che le convenne impiegarvi una parie degli accumulati ; e nell’occasione di questi moli conviene in ogni modo dispensarne tuttavia qualche somma con tutte le strettezze che corrono; onde per opinione universale, e per quello che si vede a chiarissimi segni, si può concludere che il sig. Duca si ritrovi non solo in notabilissimo mancamento di danari, ma del modo ancora di cavarne al presente da alcuna parte. Dopo avere parlalo brevemente delle forze di questo principe, si convien dire alcuna cosa delle sue pretensioni sopra molti stati posseduti da altri principi; le quali sono, si può dire, infinite. Perciocché, prima, pretende sopra molte provincie separatamente in Francia, e si può dir sopra tutta quella corona medesima, come sanno le SS. VV. EE.; pretende sopra altre provincie in Fiandra, sopra la Borgogna e sin in Inghilterra; pretende in Italia sopra il regno di Napoli, sopra lerre de’Genovesi e sopra luoghi tenuti dagli Svizzeri, ed ha sopra gran parte dei detti siali pretensioni assai potenti; le quali troppo lungo e tedioso sarebbe il rappresentare. Taccio