DI FRANCESCO VENDRAMIN. 1589. 179 ed è voce universale che quando ella si trovava in questi luoghi, ed era ricercala di dire il parer suo, lo facesse con tanta prudenza e così eccellentemente, che mostrasse assai chiaro di saper più lei delle materie di stato che non faceva il sig. Duca con tutti i suoi consiglieri insieme; la qual cosa si può credere ancora molto facilmente, per essere lei stata allevala in quella gran scuola del re suo padre. Dal che procede che il sig Duca, così per 1’ affezione, come per la stima che fa di lei, le deferisce grandemente in tutte le cose, avendosi lei acquistato tanto appresso di lui con la prudenza e col valor suo, che si può dire che al presente non si faccia in quel governo nè più nè meno di quello che piace alla Serenissima Infante ; la qual cosa non è però trovata così buona dai servitori del sig. Duca, parendo a loro che (quando altro non sia) convenga ciò diminuire a Sua Altezza qualche parte della sua propria reputazione. È servila l’Infante di dame condotte seco di Spagna, ma tra queste ve ne sono ancora molte d’italiane; e le sue entrate per il piatto ordinario (conforme all’uso delle principesse) sono di 40,000 scudi all’ anno, che corrono della sua dote, a otto per cento, di mezzo milione d’oro, essendo l'assegnamento di questo danaro sopra il regno di Napoli, ancora che si provi alle volle qualche difficoltà nell’esazioni per le strettezze che corrono al presente. Altri 20,000 scudi all’anno le dà il sig. Duca del suo, oltre a molli altri donativi che le fa per giornata ; e questi 60,000 scudi sono per conto delle sue spese, le quali superano I’ entrate, spendendo lei molto più nel mantenere la sua casa di quello che faccia il sig. Duca nel mantenere la propria, onde si trova quella principessa intorno a 150,000 scudi di debili; peri quali ha supplicato più volte la maestà del re suo padre che voglia darle qualche aiuto da liberarsene, e qualche accrescimento per supplire alle sue spese ordinarie per l’avvenire; e bene spesso s’è inteso che dovevano venir 30 ovver 40,000 scudi d’aiuto, ma finalmente lutto è riuscito vano. I figliuoli delle Loro Altezze sono nati tutti in quattro anni l’un dopo l’altro, e battezzali lutti quattro nel tempo