»1 FRANCESCO VENDRAMIN- 1589. 193 disgusti ; ma per 1’ occasione del marchesato di Saluzzo essendosi mostrato il sig. duca di Ferrara molto favorevole (specialmente in Roma appresso Nostro Signore) alle operazioni di quello di Savoia, si sono fatti al presente confidentissimi; aggiungendosi 1’ opera e l’interesse del sig. marchese d’ Este per i favori fattigli da Sua Altezza appresso Sua Maestà Cattolica per conto della successione, come s’ è detto. Ma più di tutte le cose hanno parte in questa nuova confidenza le divisioni di Francia, per le quali si va accostando il duca di Ferrara più tosto a Spagna che ad altri, congiungendosi per questo fine col sig. duca di Savoia, ancora eh’ egli non ahbia voluto mai impedirsi in alcun conto (sì come n’è stato più tosto importunato che ricercalo) in questi moti di Francia, con tutto l’interesse eh’ egli tiene con i signori della casa di Guisa suoi nipoti. Col sig. duca di Mantova tiene Sua Altezza quella sorte d’intelligenza che può tenersi tra due principi che l’uno aspiri a levar una parte dello stato all’altro; e ben spesso si scoprono chiari segni di questa volontà. Ha temuto assai il signor duca di Mantova del Monferrato, e n’ha avuta molta occasione per il passato; ma a’ tempi presenti può viver assai sicuro per la volontà del re Cattolico, il quale non permetterà mai che sia innovata alcuna cosa da quella parte ; aggiungendosi la benevolenza che quei popoli portano al sig. duca presente, dove era per il contrario poco amato il signor duca suo padre. Ma con lutto questo conviene che quel principe stia provveduto continuamente per i continui sospetti che gli sono dali dal signor duca di Savoia; essendosi scoperte più d’una volta delle intelligenze in Casale, ed essendo stali molto vicini, i mesi passati, a muover l’armi l’un conira l’altro. Potrebbono ancora un giorno accomodarsi queste difficoltà con l’occasione di qualche parentado, essendo l’un e l’altro di questi • principi in termine di poter avere una numerosa prole (1). (1) L’annessione del Monferrato elibe Dnalmente luogo, ma non per pacifiche transazioni, parte nel 1631 per il trattato di Cherasco, parte nel 1713 per il trattato di Utrecht, il quale sancì gli acquisti fatti da Vittorio Amedeo in occasione delle guerre della successione di Spagna. 2b