Gk RELAZIONE DI SPAGNA . lontano dai negozi, i quali quanto sia possibile fugge ed ab borrisce. Però così spesso, come la Serenità Vostra per mie lettere ha potuto intendere, si parte all’ improvviso fuori della cspettazionc di ognuno, alcune volte innanzi giorno, con soli cinque o sei in compagnia, dal loco dove sta la corte, e si ritira in solitario, dove ha le sue delizie, e consuma il tempo in una estrema tranquillità e riposo, senza voler udir cosa che gli dia impaccio o pensiero. Per la qual cosa si conosce chiaramente che questa è sua naturale inclinazione, la quale è confermata dal dispiacere e risentimento d’ animo che ha patito in Fiandra nel tempo della guerra per le molte difficoltà provate. Onde ciascuno che considera il proceder suo, come gli sia caro lo star in Spagna, e come mal volentieri provi e sopporti i travagli, viene in certa opinione eh’ egli sia , quanto potrà , por conservar la pace con ciascuno, e per fuggir i moli dell’armi, e che se pur volontariamente farà alcuna impresa , sarà contra infedeli, potendo tentarla senza la presenza della sua persona , e col solo pericolo delle genti che egli mandasse. Ma non si può con certezza della natura e volontà degli uomini per sempre assicurarsi : muta il tempo le complessioni , apporta nuovi costumi, e fa che quel che una volta piace un’ altra si abborrisce, e la lunga tranquillità ed ozio suol bene spesso così saziare come il molto travaglio e disturbo ; oltra che i mali ministri, e quelli sopra gli altri che, per povertà o per altri lor particolari interessi, sono desiderosi di cose nuove, tirano alle volte i principi contra lor voglia alle guerre, e i tempi ancora e la fortuna spesse volte causano accidenti tali, che poi è difficile e quasi impossibile schivarli. Quando poi il re si trova dove è la corte, con non molta difficoltà dà udienza a chi la vuole, e ascolta pazientemente tutto quel che a ciascuno piace di dire, rispondendo ancora a parte a.parte con molta diligenza e curiosità; non però risolve mai cosa alcuna, ma rimette il tutto a’ suoi consigli , che fin al numero di dieci ora seguitano la corte, mentre eh’ ella sta in Castiglia ; che sono : i consigli reali di Ca-stiglia, d’India , e d’ Aragona ; consiglio generale d’Inquisizione , consiglio di Camera, consiglio degli ordini de’ cavalieri,