DI PAOLO TIEPOLO. 1563. 69 non ha voluto ritornar ai negozi come in Fiandra, dove ognuno soleva far capo a lui, e quanto sia possibile li ha Iuggiti, e si è spesse volte fatto pregare d’andare in consiglio ; dove quando pur vi è andato, ha fatto poco contrasto, quasi agli altri riportandosi , mostrando di contentarsi di esser capo del consiglio di azienda , e di voler attender solamente a’ suoi comodi e piaceri . e particolarmente a’ giuochi della palla , delle carte e dei dadi ; colle quali arti ha potuto in gran parte schivare e spen-ger quella invidia che lo avea quasi oppresso. Ma però nelle cose che gli premevano non è restalo di operar in camera da solo a solo col re tutto quello che volea. Perciocché egli avendosi colla similitudine de’costumi, colla lunga e continuala servitù, mirabilmente guadagnata la grazia del re, con molto giudizio ha saputo sempremai conservarsela. Il conte di Feria (1), gentilissimo e gratissimo signore, possiede quasi altrettanto la grazia del re, e quando si ritrova nel consiglio dice assai liberamente la sua opinione senza aver rispetto ad alcun’altra cosa che al solo beneficio del re ; ma non vuol attender molto ai negozi, consumando gran parte del tempo in caccio e in servir sua moglie, inglese , per amor della quale perdette uno stato di più di 30,000 ducati d’entrata , che sua nepote , figliuola del fratello, già a lui promessa, gli dava in dote ; e dopo che mi son partito dalla corte ho inteso ch’egli si è ritirato a casa per i molti debiti che si ritrova avere. Don Antonio di Toledo, tenuto più tosto per buono che [>er molto intelligente, convien ne’ consigli molto riportarsi, ma egli per la grazia che tiene del re, stando quasi di continuo con lui, e per il grado che ha di cavallerizzo maggiore e di maggior commendatore di San Giacomo, viene molto stimalo ed onorato. Don Giovanni Manrique , come quello che ha seguito lun-ghissimamente l’imperatore e il re , e che ha cognizione ed esperienza di molte cose , è tenuto pel miglior consigliero dopo il duca d’Alva ; attende assai ai negozi, e con molta modestia , onde possiede grandemente la grazia del re. Consigliano adunque questi le cose di stato, e quasi sempre 1 Don Gomcz de Figucroa.