VII! PREFAZIONE Parrà strano in tempi di suffragio universale sentirli chiamare il volgo ardito senza giudizio e risoluto senza considerazione ( p. 403), ed insistere di non procurar mai novità d’importanza nei popoli, e non disprezzare qualsiasi piccolo principio, se si voglia goder quella quiete tanto nel mondo desiderata, ma così poco assegnila (p. \ 59). Più strano ancora che mentre oggi si bandisce ¡1 papa decaduto da ogni temporale dominio, e usurpatore di Roma al suo legittimo principe, un Contarmi all’ incontro non si periti di dichiarare : le armi che si muovono contro la Chiesa esser sempre stimate ingiuste, e /’ ultimo fine delle guerre che si fanno ai Sommi Pontefici non esser altro che la restituzione dell’ acquistato ( p. 437). Ma chi per avventura non stimi che da noi si sia raggiunto 1’ apice dell' umana sapienza ; chi non accetti senza appello i giudizj che si pronunciano in tempi di commozione e di ebbrezza ; chi torni modestamente a interrogare sè stesso, anderà cauto nel sentenziare di uomini consumati nell’ esercizio dei pubblici negozj, di uomini che non a pompa, ma a porte chiuse, e per sola reciproca istruzione, si ripetevano quello che avevano veduto ed osservato sulla gran scena del mondo ; di uomini nei quali la conoscenza degl’ interessi universali e un vero amore di patria erano a un tempo istituto e tradizione.