DI SIGISMONDO CAVALLI. 1570. 183 nè erbe , e frutti pochissimi. Dal venerdì santo in fuori, mangia sempre carne ; e il digiuno delle altre vigilie ha facoltà di farlo con mangiar d’ una cosa sola , ma ciò sarà cappone, vitello o cosa tale. Con tal regola di vivere si conserva onestamente sano, se ben alle volte un poco d’asma e gotta lo molesta ; ma dubito che con l’aggiunta della moglie debba presto invecchiare. Inclina S. M. molto più al riposo che al travaglio, però tutti i suoi trattenimenti sono di quiete ; e se ben ha piacere d’ aver i boschi pieni di salvaggina, ciò è più tosto per vederla che per cacciarla. Fugge volentieri i negozj , e si compiace mirabilmente della vita solitaria : con tutto ciò sforzatamene travaglia assai, perchè intieramente non si fida de’suoi ministri, e vuol intendere e vedere ogni espedizione. Ma quando avesse avuti figliuoli atti a questo, più presto assai di quello che fece il padre, si saria sgravato di gran parte de’negozj e degli stati, riducendosi all’ Escuriale , e a’ quei suoi altri luoghi di piacere , con infinito contento dell’ animo suo. Ma poiché non ha potuto far questo, almeno, sempre che può, vi sta molto volentieri, e ha dispiacer grande ad esserne disturbato , e tratta ogni negozio con i suoi ministri per polizze e scritture. Pur quando occorre a qualche ministro de’principi negoziar personalmente, lo ammette, ma bisogna ben che sia cosa di momento quando si va in quéi lochi a ritrovarlo ; ma stando in Madrid o altrove nella corte, è facile nelle udienze, e ascolta ognuno con molta pazienza ; nè per cosa che se gli dica, brava nè si altera. È vero che le risposte son generali e brevissime , e pochissime deliberazioni fa da sè , ma usa di rimetter tutto ai consigli, all’ opinione dei quali per il più fermamente aderisce. Non parla mai nò comunica cosa alcuna de’suoi negozj, e pochissimo anco di quelli d’ altri. E nimicissimo di sentir rumori o innovazioni nella cristianità , nè può aver maggior dispiacere che quando gli van negozj tali per le mani. Da quelli che lo servono sopporta molte cose , e spesso le difende , se ben son fatte senza suo ordine , per non diminuir la riputazione e autorità de’ suoi magistrati ; ma quando finalmente ne piglia uno in disgrazia , mai più lo rimette o gli perdona. Ha questa natura e proprietà il re, che non si presto piglia