ni AGOSTINO NANI. 1598. 481 del papa allo sialo della primitiva chiesa, ch’era la sola ap-probazione de’ beneiìzj , il nunzio suddito, o immediatamente suo dipendente , e non aver cardinali spagnuoli nè sudditi che a sua denominazione; ed ebbe a male la promozione di Toledo (1). Unite le forze del papa con quelle della Repubblica saranno sempre temute dagli spagnuoli in Italia ; però la buona intelligenza con Sua Santità è necessaria. Non sperano esser aiutati dalla Repubblica per difesa d’alcun loro stato quando bisognasse, sebben dicono che importeria tanto alla cristianità la perdita di qualsivoglia luogo a marina di S. M. quanto d’alcuno della medesima Repubblica. Della quale però si promettono che non tenterà mai impresa conira di loro, e malamente s’ unirà coi nemici, perchè gl’ interessi sono comuni di conservar la pace in Italia. Non mancano però di nutrire e seminar discordie Ira’ principi d’Italia e la Signoria ; e nei bisogni aiuteranno la Repubblica più facilmente con tratte di viveri e levata di soldati che con altro, e più tosto con lega difensiva che offensiva. Di Fiorenza disse che stava male con I’ altro re, e starà malissimo con questo ; che non si scorderanno gli Spagnuoli che castel d’Ylf ha impedita l’impresa di Marsiglia, da essi perduta d’un punto (2); che il granduca profferì il castello quando si era incominciato a negoziar con Francia la pace , ed essi non 1’ hanno voluto per non gli restar in obbligo, e per non averlo a restituire con la conclusione di essa pace ; che l’aver combattuto le navi spagnuole non si partirà in eterno dalla loro memoria, e così Tessersi il granduca maritato con dipendente da Francia (3) contra la volontà del re ; che non gli giovano i grossissimi doni che manda frequentemente (1) Francesco Toledo, promosso cardinale il 17 nov. 1593, era già morto lino dal 14 selt. 1596. Abbiamo ricordalo a pag. 440 la parie da lui presa nella riconciglia-zione di Glemenle Vili con Enrico IV. E ben si pare che Filippo II ne conoscesse le inclinazioni se si dolse di vederlo promosso al cardinalato. (%) Mentre le guerre di religione desolavano la Francia, Ferdinando I, come abbiamo vedulo a pag. '»30, fece occupare, nel 1591 , il castello d’YIF in nome della Lega, ma principalmente per attraversare i disegni del duca di Savoja sulla Provenza; e malgrado le minaccie e le seduzioni della Spagna, lo tenne sino alla paco di Vcrvins. E veramente se lo avesse ceduto a Spagna , può credersi che nel 96 non sarebbe riuscito a Enrico IV di rioccupare la ribellala Marsilia. (3) Con Cristina di Lorena nel 1589. Relazioni Venete. 61