484 RELAZIONE DI SPAGNA luoghi c a vari propositi , dicendo che quella provincia era vorace d’ uomini e del tesoro di Spagna. Disse dell’ intelligenza con Danimarca c Svezia rispetto agl’ interessi settentrionali. Dania trae forse 800,000 ducati dei dazi, e guarda lo stretto con molta spesa di quaranta navi, onde spende la maggior parte di essa entrata. Gli spagnuoli volevano pagarglieli annualmente acciò vietasse per di là il passo agl’inglesi e fiamminghi ribelli; ma dubitando il Dano che ciò fosse a tempo solamente, non vi ha assentito. Di Polonia non è disceso ad alcuna cosa. Dell’ imperatore e fratelli non ha manco trattato ex professo, ma di passaggio solamente in diversi propositi, come degli scarsi sussidj ottenuti per la guerra d’ Ungheria, e del matrimonio dell’infanta con l’imperatore che non ha avuto effetto ; che S. M. Cesarea non ha voluto assentir all’elezione di Alberto in re de’ romani, ma che nè manco gli elettori vi concorreriano per esser tenuto tutto spagnuolo ; che a Maltias non ha concesso il re che passi in Spagna per l’errore che fece quando andò in Fiandra ; che di Massimiliano non si fa menzione alla corte; nè ha detto di Ferdinando e fratelli, nò dei figliuoli che furono dell’arciduca Ferdinando, il cardinale Andrea e il marchese di Burgau, nè d’ altro principe di Lamagna. Divise la Spagna sotto tre corone : Castiglia , Aragona , e Portogallo. Disse ogni stato e condizione di persone mal affetta verso il fu re, il quale ha lasciato gli siati pacifici in virtù di sommo rigore e tema , e non per amore e benevolenza ; che la Castiglia con le gravezze insopportabili sostenta gli altri stati del re, i quali danno maggiore spesa che entrata. E disse delle rendite de’ prelati e clero ; del modo che ha il re di beneficare con beni ecclesiastici, commende, offi-cj, dignità , provvisioni ec. Gli ecclesiastici in Spagna dipendono prima dal re e suo consiglio reale, e poi dal papa. Sotto pretesto di religione pretendono in certo modo separazione dalla romana sede, e alcuni dicono di ridurla a Toledo, e che quella chiesa, ad imitazione della gallicana , abbia a fare un membro da per sè.