1)1 MATTEO ZANE. 1584. 37!) Il duca di Ferrara (1) è tenuto per sé stesso, per il Cardinal suo fratello, e per il nascimento di tutti due (2), di nazion francese, nè bastano a far creder il contrario gli umili uflicj che fa fare il duca, la profferta de’danari in concorrenza con Toscana, e la proposta di maritar in chi sia per piacere alla Maestà Sua don Cesare d’Este , che dicono dover succedere al ducato. S. M. non ha voluto accettare alcuna di queste profferte per non esser in certo modo astretta a dargli titolo d’illustrissimo , e trattarlo del pari con Savoia e con Toscana, se bene il Cardinal di Granvela lo consigliava vivamente a ciò ; ma esso è tenuto per poco amico di Toscana. Affermo ben io questo, che in corte non spiace l’immoderata ambizione de’titoli sorta nei principi d’Italia, nè le pretensioni di maggioranza tra loro ; anzi i ministri regi in Italia tengono ordine di lasciarla passar innanzi, e più tosto nu-drirla e fomentarla , parendo che abbia da servir di contrappeso ai tanti legami di parentadi che sono tra di loro, e alle ricchezze grandi alle quali sono pervenuti , e per le quali non sono più tanto ossequenti ed obbedienti al re come già erano, parendo loro d’ esser alti ciascuno a difendersi da per sè , ed a piegar a quella bandiera che più lor piace ; e sì come dicono ciò esser fruito della lunga pace d’Italia , però questa dispiace ad alcuno de’ principali ministri. Il duca di Mantova (3) e tutta la casa Gonzaga è tenuta per obbligata e dipendente dalla corona di Spagna, benché il duca presente in alcune cose cominci a far del neutrale, nè il principe degeneri del padre. Il duca di Parma (4) è stato sempre poco confidente del re, e così il Cardinal suo fratello; e questa disconlidenza è accresciuta per conto del vescovo di Parma , mandato in Portogallo in tempo dell’ interregno per favorir la giustizia del principe Ranuccio sopra quel regno (5), e caduto poi in opinione d’aver favorito don Antonio quando si alzò per re in (1) Alfonso II. (2) Da Renata di Francia, seconda figlia di Luigi XII. (3) Guglielmo, che morì nell’87 dopo 37 anni di regno. (4) Ottavio Farnese, che morì nell’86 dopo 39 anni di regno. (5) Veggasi addietro, a pag. 108, la nota 3.