112 RELAZIONE DI SPAGNA Cattolica ; onde discorrerò brevemente l’ordine che tiene nel vivere, e il modo che usa nel negoziare. Nacque questo serenissimo re ai 21 di maggio del 1527. La statura sua è più tosto piccola che mediocre ; ha la faccia pallida , le labbra alquanto rilevate come hanno quelli di casa d’ Austria , il pelo biondo , e tutto insieme il suo aspetto è molto grazioso, benigno e onorato. Di complessione è delicatissimo , e vive con molta regola, non usando gran cibi e non mangiando mai in alcun giorno pesce; il venerdì, sabato e le vigilie, per non dar cattivo esempio, sempre mangia ritirato ; si astiene eziandio dai frutti, de’ quali ne mangia pochissimi e rarissime volte ; nel bever è modestissimo, nè beve nel suo desinare più di due volte ; la sera nel cenare è ancora più riservato. Mangia S. M. ordinariamente sola , non facendo degno di stare alla sua tavola altri che la serenissima regina, il principe e la principessa , i quali però chiama rarissime volte, e scorrono molti e molti mesi prima che mangi con alcuno di loro. Non usa nel vestire oro nè argento, ma solamente panni di seta e con pochi lavori; e veste molto gentilmente , portando panni che gli stanno soprammodo bene ed attilati; e in tutti i movimenti del corpo in vero dimostra grazia infinita. Si dimostra mollo studiosa della religione, e con l’esempio suo cerca accender al cullo cattolico non solamente la corte, ma tutta la Spagna. E trovandosi Sua Maestà in Monzone per le corti (1), mentre andava un giorno a cavallo dalla sua stanza al loco dove quelle si riducevano, incontrato il Santissimo Sacramento che veniva portato ad un ammalato, subito smontò, e tenendo sempre la berretta in mano l’accompagnò dove lo portavano, e si fermò alla porta di quello che si comunicò, e poi lo riaccompagnò alla chiesa di dove era stato levato. Frequenta S. M. molto i divini uffici , e quattro volte ogni anno si comunica ; e questa sua devozione è una delle principali cause che gli ha fatto porre il reverendissimo vescovo di Cucnca suo confessore in tulli i consigli , e volerlo presente in tutte le deliberazioni per discarico I, D'Aragona, che si radunavano in quella cillà.