74 RELAZIONE DI SPAGNA tirò in (bastiglia, dove in assenza del re ebbe il governo, e dopo eh’ egli ritornò è continuamente vissuta appresso lui nel medesimo palazzo. Ella ha non solamente con molta costanza negate le nozze col principe di Fiorenza, con tanta istanza c per tante vie procurate , ma ancora essendo stata innanzi richiesta, come si dice, dal re suo fratello di poter trattar di maritarla nel re Francesco di Francia morto, a tempo che non avea ancor presa la regina di Scozia, non vi volle assentire ; perchè , come quella che è usa ed allevala nella vanità e costume di Spagna, tiene in poco e sdegna ogni altra grandezza. Però ancor che il principe di Spagna ( suo nipote) sia così mal condizionalo , come ho detto, aspira solo alle nozze sue, e per condurle a line non manca d’ogni arte ed ingegno, onde ha già quasi tutti i maggiori della corte suoi favorevoli, o per obbligo di qualche beneficio da lei ricevuto, o per speranza da lei data ai medesimi di continuare ed accrescere la loro grandezza ed autorità ; e il re, se ben per meglio assicurarsi di veder posterità di suo figliuolo, dovria desiderar di dargli moglie più proporzionata alla sua età, niente di meno, come molti dicono, argomentando dalla poca cura che tiene d’aver altri figliuoli di sua moglie , potria esser che persuaso da tutti quelli che gli sono intorno, e intenerito dall’ amore della sorella , non sapesse finalmente opporsi o contraddire a queste nozze. Don Giovanni d’ Austria , fratello naturale del re , nato in Germania di una tedesca di assai bassa condizione (1) l’anno 46, di febbrajo, nel giorno medesimo di S. Mattia natale di suo padre, allevato in Spagna, prima in villa da un alabardiere, e poi nella città dal signor Alvise Quijada (2), sotto nome (1) Cogliamo questa occasione per correggere alcuni errori del Lippomano nella sua Relazione di Napoli e di don Giovanni d’ Austria, dell575, da noi pubblicala nel T. 2° della Serie II; e queste rettificazioni ce le fornisce il sig. Gachard a pag. 196 della sua opera sopracitata. La madre di don Giovanni non si chiamava Plom-bes, ma Blomberghe : non era fiamminga , ma tedesca, come anche qui è detto; non duemila ducati, ma soli cento fiorini l’anno assegnò Carlo V al marito ch’egli le fece prendere nel 1551 , il quale era pur esso un tedesco di nome Girolamo Keghell; questo marito era già morto nel giugno 1569; nè la vedova viveva allora in Anversa, ma a Gand. A insinuazione del tìglio passò nel 1577 in Ispagna, dove morì poco dopo. (2) At quale Carlo V conservò un affetto particolare , e l’ebbe presso di se nel