318 RELAZIONE DI SPAGNA vono aver da lui, melte insieme più d’un milione d’oro, oltre quell’ oro e quell’ argento che per conto de’ particolari suol venir ogni anno dall’ Indie , che tutto ha da capitare nelle zecche di S. M. ; e quando volesse usar l’autorità, si potrebbe di quello servire , assegnando ai padroni un fondo , con il quale in qualche tempo restassero pagati ; oltre gli altri modi comuni a tulli gl’altri principi. Perchè consistendo la maggior ricchezza del re di Spagna nei popoli, com’ è quella di quasi tutti gli altri principi, si può dire che sia la sua superiore a tutti, non solo per la quantità, ma anco per essere i vassalli di S. M. più ricchi di tutti gli altri, dai quali per via d’im-prestiti, di sussidj e di nuove gravezze potrà sempre sperar di cavar grossa somma di danaro ; ma specialmente caveria in Spagna molti milioni d’oro se volesse vender gli olficj del-l’Indie , levar i sambeniti dalle chiese (che sono le insegne di quelli che-sono stali castigati dall’officio deli’inquisizione , le quali restano per eterna infamia di quelli che discendono da loro), e dar modo di potersi nobilitare a quelli che da loro discendono. La milizia da mare di S. M. consiste nelle galere, le quali sono riparlile in quattro squadre, di Spagna , di Genova, di Napoli e di Sicilia, le quali hanno tutte un particolar generale. Generale delle galere di Spagna è il marchese di Santa Croce ; di quelle di Genova il sig. Gio. Andrea Doria ; di Napoli don Giovanni di Cardona ; e di Sicilia don Alonso di Ley va. Quelle di Spagna, che al presente sono in ordine di poter navigare , sono 37 ; quelle di Genova sono 20 , cioè dodici del sig. Gio. Andrea Doria proprie, cinque di S. M. proprie, che solevano esser a carico di Marcello Doria, e tre di Agostino Spinola ; quelle di Napoli sono 29 , cioè venticinque del regno, due di Stefano de’Marj e due di Bandinelli Sauli ; quelle di Sicilia sono lo, che tutte insieme fanno il numero di 101 ; e parte di esse sono benissimo tenute, e si possouo riputar delle migliori galere del mondo , specialmente quelle della banda del sig. Gio. Andrea Doria. Una parte di queste sono proprie del re, altre condotte; proprie sono quelle delle quali il re è padrone de’vascelli, armezzi e schiavi ; condotte sono quel-