35'l RELAZIONE DI SPAGNA tate, gli sono pagate 19,000 scudi l’anno; ai quali aggiunti 6000 scudi di piatto, 2000 per trattener capitani, 1000 per uguagliar la moneta , e 10,000 della commenda , fa 38,000 scudi l’anno ; e se ne sta in Genova con la sopraintendenza dell’ armata. È stimato più per esser marinaro che buon soldato , e più temuto per il suo modo di procedere che amato ; e stima egli che se il re avrà guerra , e gli bisogni unir tutta l’armata, dovrà servirsi di lui per mancamento d’uomini da comando ; ma è opinione che il re si servirà più tosto del duca di Medina Sidonia, o di Cardona. Alcuni dicono che il principe di Parma aspira a questa carica , e altri nominano l’arciduca Ernesto. Se S. M. ha mancamento di soggetti per il generalato di mare , lo ha medesimamente per quello di terra , massimamente volendosi servir della propria nazione. In Spagna vi è il nuovo duca d’ Alva tenuto per imitatore delle vestigie del padre (1), ma vede poco, e si trova in disgrazia del re per aver avuto già una donna di palazzo, e poi per essersi maritato con un’ altra contro il volere di S. M. (2). Vi è anco il prior don Ernardo suo fratello naturale, stimato buon soldato e in migliore opinione del re che non è l’altro, benché non molto favorito ; e se bene ha più volte avuto parola d’esser ammesso nel consiglio di stato, non mai si è effettuata. Di principi liberi vi è quello di Parma , fatto soldato a costa del- re ; e alcuni anco parlano del duca d’ Urbiuo e di don Pietro de’ Medici. Di signori particolari vi è il sig. Marc’ Antonio Colonna (3), ancor egli più stimato chp amato in Spagna, e così il sig. Vespasiano Gonzaga. Di modo che di soggetti di qualità è ristretto il re, se non volesse innalzar a questa dignità alcun generale di fanteria o di cavalleria , o maestro di campo , che di questi non gliene mancano ; ma per esser obbedito bisogneria che molto eccedesse tutti di valore ed esperienza. (1) Morto, come abbiam dello, i) decembre 158$. (%) Onde suo padre fu rilegalo a Huesca, come abbiamo veduto nella precedente relazione. (3j II glorioso comandante delle galere pontifìcie nella battaglia di Lepanto. Era, all’epoea di questa relazione, viceré di Sicilia; di dove chiamalo in Spagna dal re, ivi, appena giunto, morì, il % agosto del 1584.