1)1 ANTONIO TIEPOLO. 1572. 227 poiché il desiderio eh’ io aveva di 11011 mancare nelle cose imporlanli, e il voler parlare con distinzione , alfine che quanto fosse inteso, tanto anche fosse più facilmente conservato nella memoria, ha causato un poco maggior lunghezza ; e in luogo di perdono siano contente , con la loro molta benignità , concedermi nuova grazia , ascoltando volentieri pochissime parole eh’ io desidero dire del mio secretario, che é stato mes-ser Valerio Anseimi, e di me. Di messer Valerio adunque posso dire in poche parole molte cose, perché ho trovato in lui tutta quella riverenza , obbedienza e osservanza, che dee essere in ciascun buono e discreto secretario verso 1' ambasciatore, nè io ho potuto de siderar più. Che quanto ciò importi alla quiete dell’ambascia tore lo giudichino quei clarissimi che si sono incontrati nel suo rovescio. Quanto poi a quello ch’io gli ho comandato di tempo in tempo in servizio della Serenità Vostra , tanto è stato diligente, tanto paziente e tanto intendente , quanto similmente io ho potuto desiderare ; e può ella ben esser certa che il mio desiderio in questo sia stalo e sia per esser sempre inestimabile. Dio mi sia testimonio come io parlo con verità, onde è ben degno della grazia della Serenità Vostra e di ciascuna delle Signorie Vostre Illustrissime. Di me poi posso dire che ho a rendere infinite grazie al* Signore Dio, il quale in tanta lunghezza di viaggio, essendo oggimai l’anno ch’io peregrino, in tanta diversità di paesi, in tanta varietà di stagioni e di tempi, in tanta mutazion di cielo, non altro quasi facendo che cavalcare, s’abbia Sua Divina Bontà degnato conservarmi sempre la sanità fuor che quel poco ch’io mi risentii a Milano, per esser ancor troppo fresco nella fatica; che certo è stata singolarissima grazia, avendo convenuto patir l’ardore dei maggior caldi e il ghiaccio dei maggiori freddi ; ed è pur vero clic in un medesimo giorno, cavalcando la Spagna, ho patito grandissimo freddo ed eccessivo calore, tanto che in un medesimo giorno ho convenuto spogliarmi c vestirmi più d’ una volta. Ho cavalcato paese dove , per la sua siccità , languivano gli uomini e i cavalli privi pur d’ una gocciola d’ acqua , e dove ho avuto poi