292 RELAZIONE DI SPAGNA pra (li loro, e ben spesso per questa causa, anco senza bisogno, s’impediscono di cose che non dovriano. Ma il regno di Castiglia si governa d'altra maniera , perchè il re in quello ha suprema autorità ; elegge lui lutti i giudici, officiali, ministri e consiglieri ; distribuisce i vescovati , come fa ’anco in tutlo il resto di Spagna ; concede i beneficj e officj tutti del regno ; forma quelle leggi che più gli piacciono, levando le vecchie e ponendone di nuove, conforme gli torna comodo, sebbene in apparenza con il consenso delle corti del regno, che si uniscono ad ogni minimo suo cenno, e fanno, si può dire, per il più quello che a lui piace. È signore assoluto delle entrate , ha suprema autorità nella giustizia , nelle grazie, nella vita e nella roba , e finalmente fa tutto quello che più gli talenta , salvo nelle imposizioni di nuove gabelle o angario, le quali non può alterare senza il consenso delle corti, che rappresentano tutto il regno ; il che però serve più tosto per giustificarsi nella coscienza, e faci: litar con questa apparenza la esazione del danaro , clic per altra necessità ; perchè anco in questo è così grande la sua autorità , e la riverenza e il rispetto che gli portano , che quando volesse una cosa non saria alcuno di quei procuratori delle corti che avesse ardire d’opporsegli apertamente ; tanto più che mostrandosi desiderosi di soddisfar alla M. S. sono certi, finite le corti, di ricever da lei qualche mercede , accostumando S. M. di farlo per facilitar i suoi disegni ; con che tiene a tutti la bocca serrata e viene ad ottener sempre quello che desidera. 1 nobili e signori sono tutti esenti e privilegiati, in modo che al re non pagano alcuna cosa nè per le persone nè per i loro beni, ma sono obbligati a servirlo a spese proprie nelle guerre per difesa di Spagna solamente, e stanno così costanti e forti in conservarsi questa immunità, come gli Aragonesi la loro libertà ; di maniera che quando s’è tentato d’im-poner loro una lievissima gravezza , fu tenuto per bene di non ne far altro per il gran tumulto che si faceva nel regno. Sono anco i signori e grandi di Castiglia di così poca autorità nelle loro giurisdizioni, cho per il più non hanno altro