08 RELAZIONE DI SPAGNA o coscienza , si aggiunge qualche teologo , e massimamente il confessore del re ultimamente fatto vescovo di Cuenca (1) e commissario della crociata e del sussidio de’preti per le galee, frate di San Francesco, quanto si possa immaginar ambizioso, onde facilmente abbraccia quanti negozi gli vengono proposti, e s’intromette in molte cose, desiderando che si conosca quanto vaglia e possa. Tien anco questo consiglio per secretano il sig. Gonzalo Perez (2), uomo di belle lettere, di buon giudicio, e delle cose del mondo assai pratico, ma molto dato alle sue comodità, e disordinato nel mangiare e nel bere, onde poi ne patisce le pena, convenendogli stare una gran parte dell’ anno in letto tormentato dalla gotta. Il duca d’ Alva (S)x grave d’età, cognizione ed esperienza , avanza di gran lunga tutti gli ¡litri di reputazione e di consiglio. Però non può patir d’esser fatto nelle deliberazioni uguale agli altri, e vorria, come si dice, che il re Io facesse capo e supremo ministro nel governo, rinunziando tutto il carico a lui, non altramente che solesse già fare in Francia il re Enrico col Contestabile. Di qua vengono le sue acerbe lamentazioni, le superbe maniere di procedere, e le partile con sdegno dalla corte, standone lontano i tre e quattro mesi, e facendosi pregare a ritornare. Però il re, che dall’un canto vede e molto ben noia questi suoi modi, e dall’ altro per carestia di buoni consiglieri ha bisogno di lui, piuttosto lo stima di quello che lo ami, e più per necessità che per volontà si serve di lui. Il sig. Ruy Gomez de Sylva, di graziose maniere e di destro ingegno , ma non di tanta esperienza e cognizione, al principio della mia andata iu Spagna , conoscendo l’invidia concetta in quei grandi contro di lui per esser forestiero del regno di Portogallo e non molto altamente nato, giudiziosamente cesse, e stette lungo tempo lontano dalla corte, causando ora la sua quartana ora qualche altro rispetto , sì che levò in gran parte l’occasione di parlar di lui. Ritornalo poi finalmente alla corte, (1) Don Bernardo di Fresneda, del qual discorre difesamente la seguente Relazione del Soranzo. % Vedi T. 3Q di questa Serie, p. 2A8. (3,; Hernandez di Toledo, del quale, come degli altri qui nominati, è discorso iu altre precedenti relazioni e nelle susseguenti.