¡512 RELAZIONE DI SPAGNA poco ingegno, ma cosi ben disposti a far profitto nella religione cristiana , che fan vergogna a lutto il resto del mondo. Di queste parti la principal cosa che si cava è 1’ oro e l’argento, della quantità del quale si raccontano gran cose, che io, per fuggire di dir qualche bugia , non starò a riferire ; ma per quella diligenza eh’ io ho saputo usare, trovo che quando un anno per l’altro capiti in Spagna quattro o cinque milioni tra oro e argento, sia tutto quello che si possa dire. Di più si cava dalla Nuova Spagna la cocciniglia, che sono animaletti come mosche che fanno il cremesi, corami, cotoni, zuccheri e altre cose. Il quinto di tutto quello che si cava è del re, ma convenendo tutto P oro e tutto l’argento venir in Spagna a raffinarsi e stamparsi nella zecca del re, sono anco obbligati i proprietarj a pagar di esso la decima ; di modo che S. M. con il quinto e la decima viene ad aver il quarto di tutta la somma, che imporla alcuni anni più e alcuni meno, ma per il calcolo fatto di sopra viene ad essere un anno per 1’ altro poco più d’un milion d’oro. Delle Indie orientali e .delle isole dipendenti da quelle, ch’io non starò a nominare per ¡sfuggir il tedio , si cava come dall’altre oro e argento , ma non in tanta quantità, ma quello che più imporla sono le spezierie, che rendono a S. M., più tosto di mercanzia che d’entrata regale, intorno a 480,000 ducati all’ anno. Di quelle parti ancora vengono i diamanti, rubini e perle, e altre sorte di gioie, e specialmente grandissima quantità di smeraldi di rocca , che sono di poco prezzo, ambra , muschio , zucchero , cotoni e cose simili ; delle quali tutte il quinto è di S. M., che può importar, un anno per l’altro, un milion d’oro ; uè di queste parti voglio più lungamente parlare , dubitando di non abusar troppo della benignità di V. S., e delle VV. IL SS. Degli stati posseduti da Sua Maestà in Africa mi basterà dire, che dall’isole Canarie, che sono fuori dello stretto, non cava alcun utile, e nè meno vi fa spesa, ma servono a benefizio de’ particolari, che vi cavano entrate dal lavorar i terreni, come biade, vini, zuccheri , carni e altre cose.