I>I ANTONIO T1EPOLO. 1567. 151 queste, quasi da radice più certa, sorgerà quest’ ultima parte delle affezioni : la quale è importantissima quanto altra di che io abbia parlato finora, ma certo più dilettevole; onde non deve rincrescere alla Serenità Vostra di continuarmi anche in questa la sua benigna udienza. È la Maestà Sua , la quale il maggio passato entrò negli anni quarantuno dell’ età.sua , non molto alta di persona , che è forse più piccolo di me, bianco, e di pelo biondo, grato di faccia , e non gli dà alcuna disgrazia quel poco di mento che spinge in fuora (proprietà di tutti di casa d’Austria). E di moto tardo, ed è tale sì per natura, perchè è flemmatico , e si per educazione e per volontà, perchè mostra più decoro e più gravità. Questa sua complessione lo rende paziente nell’ udire e lo fa grato nelle risposte , le quali aiutate da un sorriso mentre ragiona , lo fanno amabile assai. È me-moriosissimo, e spesse volte ricorda cose con stupore de’ ministri ; è religiosissimo , e ne mostra segni in parole e in fatti, onorando la chiesa d’Iddio, frequentando gli ofiicj divini, e usando quattro e sci volte I’ anno comunicarsi. Ama sommamente la solitudine e la campagna, e la state massimamente, nel qual tempo poco volentieri consente le udienze agli ambasciatori e agli uomini di negozio. Non è molto domestico con alcuno, nè s’intende che stia , anche quando è più risser-rato, altramente che con gravità reale. È stimato che sappia dissimulare ottimamente l’ingiurie per vendicarsene a tempo, e ne mostrò segno assai chiaro in questi moli di Fiandra, che non ebbe mai forza alcuno avviso, o buono o rio che fosse, d’alterar la faccia e le parole di lui da quello che son solite a vedersi e udirsi negli altri tempi. Attende con grandissima diligenza quasi ogni giorno alla materia del denaro, procurando quanto più può 1’ augumento d’ esso ; la qual cosa non può biasimarsi, perchè chi si trova impegnato del tutto con un debito di trentacinque milioni d’ oro solamente 111 Spagna, ha gran ragione di pensare di riaversi, e si deve scusare se negli atti della liberalità viene stimato parco, se parco però può dirsi chi fa doni di 150,000 ducali in un colpo , come fece nel ritorno di Fiandra al duca d’Alva, e a molti