80 RELAZIONE DI SPAGNA berta c licenza. Tulli poi i vescovati, abbazie, priorati, commende , e altre dignità ecclesiastiche, vengono conferite dalla maestà del re per 1’ autorità concessagli da papa Clemente VII; e per la pragmatica di Spagna tutti questi gradi sono dati agli Spagnoli. Suol bene alcuna volta Sua Maestà concedere la naturalezza a persone d’ altre nazioni, come fece ultimamente al cardinale Borromeo, onde fu fatto abile di godere in Spagna dodici mila scudi di entrata. Suole anco S. M. concedere alcuna volta le croci dei tre ordini, ma però rarissime volte con le commende ; e questo per il più suole avvenire agli Italiani, i quali si contentano, dirò, di simil vanità. Delle rendite e costumi dei signori dice : I principi e signori laici sono anch’essi molti e ricchi, poiché nei regni di Spagna si contano 20 duchi, 25 marchesi e 53 conti, de’ quali saria superfluo eh’ io narrassi 1’ entrate particolari , ma basterà eh’ io dica la maggiore essere di 80,000 ducati (1), come quella del duca di Medina Sidonia, e la minore di 4000 ; onde si fa conto che i signori di Spagna abbiano insieme d’entrata 2,300,000 ducati. Non si cedono questi signori fra loro, perciocché il marchese non dà luogo al duca, nè il conte all’uno nè aU’allro, ma solamente quelli sono tenuti grandi che, per antica consuetudine, ovvero per grazia particolare che lor faccia il re, si coprono davanti la Maestà Sua ; e questi quando l’accompagnano alla messa siedono sopra una panca, che è posta per loro conto, e vi si mettono come a caso si ritrovano. E fu molto biasimato il principe di Fiorenza (2) quando, essendo andato in cappella, e trovato il principe di Parma (3) che sedeva sopra quella panca, voleva che si levasse per dargli il luogo ; il che egli non volle fare. E intendendo S. M. questo contrasto, ritrovandosi sotto il baldacchino, comandò che tutti due subito si partissero ; il che dispiacque a tutti quei signori, i quali dissero (1) Il Ticpolo, pag. 20, dice conio mila. ¡2 Francesco, mandato nel 1562 da Cosimo 1 a complimentare Filippo II. (3) Alessandro Farnese.