1)1 ANTONIO T1EPOLO. 1507. 137 e questi senz’ alcuna fortezza, Vieu giudicato da uomini pratici della guerra, ed intendenti di quei luoghi, eh’ essi re-sterebbono assai facilmente oppressi. E se all’armata del Turco venisse voglia di tentar l’impresa , le sarebbe facile per la-comodità de’ porti e delle spiagge non difese, nè sarebbe diffìcile eh’ ella s’impadronisse di Messina, città principale del-l’isola , essendo soggetta ai monti in maniera che tutta sino alla radice della, muraglia può esser battuta dall’ artiglieria ; e perduta Messina, o fortificata Catania dal nemico , che lo potrebbe far quasi in un subito, il rimanente dell’isola non avrebbe riparo. La Goletta, Orano e il Pignone, tre luoghi in Barberia, sono di spesa al re, ma di grandissima comodità a Italia e Spagna , perchè tenendo occupati quei porti, che sarebbon nido di ladroni, son causa che sentano men danno e 1’ una e l’altra da simil gente ; ed ha per essi comodità il re di mettere in terra quanto vuole per far maggior progresso in quelle parti. Di Sardegna non occorre dir altro, poiché non è cosa di molta importanza per esser quasi deserta, e importa più la spesa che il benefizio. Il medesimo si può dire dell’ altre isole Maiorica , Minorica e Ivica , le quali pure sono cosa che non merita particolare discorso. Le isole Canarie, perchè non sono se non a comodità de’particolari e de’inercanti, le SS. VV. mi daranno licenza eh’ io non ne parli. La Nuova Spagna e il Perù, con altre isole e paesi che passano sotto nome delle Indie , sono ricche d’ oro , d’argento , di perle, e d’altre diverse mercanzie , che non dirò quali elle siano per non esser lungo fuor di proposito. La loro ricchezza non dà per vero altro benefizio ordinario al re che 500,000 ducati un anno per 1’ altro, ma gli dà bene comodità grandissima di valersi dell’ oro e dell’ argento che vien portalo in Spagna , del quale , benché sia de’ particolari, può benissimo servirsi, come ha fatto altre volte, e questo anno massima-mente , che ritenendo tutto l’oro e l’argento di quelli che non erau mercanti, assegnando loro cinque per cento d’utile, s’ è servilo per più di 500,000 ducati (1) ; e se avesse avuto (1) Il codice Gachard dice 800 000. Relazioni Venete. 18