244 RELAZIONE DI SPAGNA per tulio l’anno 1580 per pagar il capitale e gl’interessi di più di diciotto milioni che il re a loro doveva ; e stava in tanto bisogno S. M. che non aveva modo di provveder ai bisogni ordinarj della sua casa. Di modo che la necessità la sforzò a revocar tutte le assegnazioni, come avvisai a quel tempo per mie lettere ; e pretende, per le grandissime usure ed interessi che conira ogni dovere le hanno fatto pagare, di far andar quel capitale per la maggior parte in fumo, e che se dovrà loro alcuna cosa li pagherà con sua commodità , e di quella moneta che le piacerà. E così Sua Maestà in un sol giorno , di poverissima che era , è fatta ricchissima ; e se governerà il danaro meglio che non ha fatto per il passato, provvederà molto bene alle cose sue. Perchè oltra questo no-tabil avanzo d’entrate, il poter disponer di tanto oro e argento , che viene ogni anno dalle Indie, è cosa di tanto momento che, se S. M. vi pensasse bene, potria con queste commodità far grandissime cose, perchè questi danari delle Indie fanno abbondante mezza Europa ; nè si trova principe al mondo , dei conosciuti, il qual possa dire , come può il re di Spagna, che ogni anno in una sua città, in un tempo e in un punto medesimo, compariscano quattro milioni d’oro unitamente , i quali non hanno veduto mai più la luce del mondo. Nò S. M. ha perso talmente il credito che sia per ricever notabil maleficio ; perchè avendo il danaro contato in mano , avrà facilmente il modo di provveder a’ suoi bisogni, quello che non poteva fare per innanzi per aver impegnato le sue entrate. E se ha perso alcuna cosa con i mercanti, ha guadagnato molto più con i popoli, i quali hanno sentito grande allegrezza di questa risoluzione per 1’ odio grande che portavano a’ genovesi ; e pagheranno più volentieri le gravezze vedendo che i denari non saranno più consumati in usure, ma in servizio di S. M. e de’ suoi regni. Sono adunque le cose di S. M. per questa nuova abbondanza di danari poste in stato migliore che mai siano state nè a tempo suo nò a tempo dei re suoi antecessori, e però degne di esser avute in maggior considerazione le forze sue eia sua amicizia; e in stato molto migliore se ritroveranno