DI GIOVANNI SOUANZO. 1565. 87 dere grandissima sollevazione con molta strage e ruine ; e quello che lei stima molto, mettersi in pericolo di tirarsi la Germania contro, per qualche unione che quei principi facessero con gli stali di Fiandra. Vien giudicato che questa opinione di S. M. sia per esser la compita alienazione di quei paesi dalla Sede Apostolica, c che lei si metta in grandissimo pericolo di perderli, per essere infiniti gli esempi che fanno manifestamente conoscere che dove cessa e manca la religione, il rispetto verso il principe si fa minore. L’ambasciatore del re cristianissimo mi soleva dir molte volte, che nel tempo che la Francia era nelle avversità e travagli ben noti alla S. V., il re cattolico e tutti i consiglieri suoi dicevano che, se si voleva acquietare i tumulti e disordini che erano in quel regno, bisognava usar la forza e non risparmiar la vita d’alcuno; ma che ritrovandosi al presente la Fiandra nei termini che s’intende, e quel re non solo non volendo far questo, ma tacendo e permettendo che ognuno viva a modo suo, conveniva dire che consigliasse alla Francia quello che veramente non sentiva. Di questi paesi è luogotenente generale il Cardinal di Gran-vela , se ben al presente non si ritrova là (1), insieme con la duchessa di Parma sorella naturale di S. M. ; l’uno e l’altra più tosto odiali che altrimenti, e specialmente il cardinale, per aver maggiore autorità nel governo e per la molta esperienza che tiene, avendo in tempo dell’ imperator Carlo governato, si può dire, gran parte del mondo. Fanno del continuo quei signori molte querele al re, e usano tutti quei modi che possono acciò sia mutato il governo ; e ancorché le opposizioni che gli fanno siano molte e grandi, nondimeno si conosce chiaramente la prineipal causa essere perchè non vogliono esser comandati da forestieri ; e questa loro mala soddisfazione va così crescendo, che molto si dubita che non ne abbia a seguire qualche importante disordine. Ma si giudica che difficilmente possano essere esauditi in questa parte, poiché non si I) Richi,minio da Filippo II in Ispagna per dar qualche soddisfazione ai Fiamminghi , che non lo potevano tollerare, come appresso vien detto, Del Granvela è discorso in più relazioni precedenti c nelle susseguenti.