Ì688 Stato tltlla pia^a di Kegrcfent» a! ttmfo ) (It fà attaccata , Infermità Trottati r,el~ Pf fretto. z9z DELL* HISTORIA VENETA penetrare nel Canale, e fare lo sbarco delle genti , che vi havevano fopra : ma quelli da vela molto più ritardarono, sbandati per furiofa tempefta di Mare in più luoghi dell’Ar-cipelago , & il Pifani doppo una lunga penofa dimora in Andro fù coftretto retrocedere, richiamato a riunirli all’ Armata . Giunfero in quello tempo quattro Galere del Gran Duca ccn due Vafcelii , comandate dall’Armiraglio Cavaliere Camiilo Guidi, che condutte ottocento Fanti da sbarco, e fettanta Cavalieri. Le formalità del trattamento con il Doge furono le medefime praticate con il Generale di Malta. La Città di Negroponte, che già fù detta Calcide, ma ho-ra accomuna il fuo nome con quello di tutta l’Ifola, è per la maggior parte bagnata dal Mare , cinta da antiche mura interfecate da alcune torri, le maggiori delle quali fi trovano , dove principia, e fìnifee la foifa, efeavata affai profonda , così che l’acqua vi feorre fecondando il moto del canale» I Turchi poco confidando della fortezza di quel recinto fi erano trincierati al di fuori con ben intefe fortificatio-ni, havendo occupate alcune colline , fopra le quali erano coftrutte appropriate batterie, così che la Città era cinta da Mare a Mare con una forte linea in diftanza da eifa di quattrocento paffa , che l’aflicurava anco in gran parte dal travaglio delle bombe . Il prefidio , che la guardava , per le communi relationi afeendeva a lèi mille Soldati, e trà que- lli quattro mille, e cinquecento Giannizzeri. Per fuperare le trinciere nemiche due furono i pareri de i Capi militari. Volevano alcuni, che foffero fenza ritardo attaccate con la fpa-da alla mano , e con il petto aperto con tutte le forze , mentre erano intiere , prima che fi confumaifero dalle fat-tioni, e da patimenti. Soflenne all’incontro Chinifmarch , e prevalfe il fuo Sentimento , che fi procedette regolarmente col mezzo degl’approcci, che fi principiarono affai lontani in diftanza di due miglia dalla Città . Mentre però con tardi patti s’avanzavano i noftri lavori, l’intemperie dell’aria cagionata dal fito paludofo, nel quale con poca avertenza fù collocato il noftro Campo, principiò a produrre i fuoi maligni effetti, così che introdotte mortali infermità , cadevano giornalmente in gran numero i Soldati, & i Capi . Mancarono