204 RELAZIONE DI SPAGNA E PORTOGALLO terra , navigare incogniti mari, e rendere a cultura, per polizia e per la santissima religione , bestialissime nazioni, non è alcuno che non lo veda ; e non è poca laude aver fatto conoscere con 1’ esperienza quanto s’ingannasser gl’ antichi stimando con loro ragioni inabitabile quella parte che gli astronomi chiamano zona torrida ; perchè non pur passando per quella parte, e trapassando per 35 gradi oltra l’equinoziale verso il polo antartico , ma praticandovi continuamente , fanno chiaramente conoscere ivi nascere e vivere le persone, dove essi volevano che in niuna maniera vi si nascesse e vivesse. Grandissimo è adunque I’ obbligo che tutti abbiamo alla curiosità di quel generoso infante, che ci cavò da così fatte tenebre con esempio singolarissimo che gl’ uomini dotti tanto non confidino nella loro scienza e ragion naturale, che non ammettano quello a che non può arrivare la sapienza degl’uo-tnini. Ma grande obbligo deve avergli particolarmente il re Cattolico, poiché eccitato da tali navigazioni Colombo, l’anno 1492, n’è derivato che tant’oro ed argento arricchisca ora la Spagna e quella corona. Grande è dunque l’onore di questa corona di Portogallo appresso il mondo, ma non è poco anco l’utile ch’essa ritrae ; perchè il re, per le spezierie solamente che sono cavate dall’ India ed entrano in Lisbona, detratte tutte le spese, ha altre volte per qualche anno cavato la somma di 500,000 ducati ogn’ anno , sebbene ora , per non essere le cose così ben governate, non cava più tanto. È ben vero essermi stalo affirmalo da ognuno, che se fosse meglio inteso questo commercio, e che il re fosse in quelle parti più ubbidito da suoi capitani e ministri, caverebbe non solo 1’ utile di prima ma molto più ; perchè la custodia della costa del Malabar, eh’ è in India di qua dal Gange, con 1’ armata a’ suoi tempi e alla bocca del mar rosso, leverebbe del tutto il commercio de’ poveri che si portano in Alessandria, perchè chiuse le due porte del seno persico e del mar rosso non han più luogo per dove passare le spezierie. Ma i doni corrompendo i ministri guastano al re così gran benefìzio, lasciando che Alessandria ne partecipi forse la maggior parte. Oltra un tale utile, cava ancora il re per conto de’daziidal-