2G8 RELAZIONE DI SPAGNA Il qual ufficio, ancorché fatto di passaggio e quasi accidentalmente , è stato ricevuto gratissimamente, t>d avrà senza dubbio giovato ai negozj che si hanno c si potranno aver in quelle parti, i quali raccomandai caldissimamcntc. Ma io non posso dire di aver lasciato le cose di quella repubblica in buon stato, perchè quei cittadini si odiano più che mai, nè alcun altro rispetto li potrà tener per qualche tempo quieti , se non il ritrovarsi stracchi, esausti di danari, e il veder che stando le cose del mondo in questi termini , e stando loro inquieti, per necessità vcrriano a cadere in mano de’ spagnuoli, che sono odiali da loro più assai che i turchi. Però si può credere che riposati un pezzo, e mutandosi le cose del mondo in qualche maniera , saranno più che mai alle mani tra loro. Della disposizione del re Cattolico verso la Serenità Vostra , a me pare che non sia diffidi cosa farne giudicio, perchè avendo S. M. conosciuto esser in questa Serenissima Repubblica la medesima intenzione che si trova in lei della pace e quiete d’Italia , e avendo avuto molte esperienze della sua costanza , è conveniente creder che per questa causa S. M. sia per portar sempre rispetto alle cose della S. V. , e tanto più quanto conosce che, quando si risolvesse nel contrario, non le mancheria modo e compagnia per metter in pericolo gli stati suoi d’Italia , i quali, stando V. S. nella sua neutralità , spera di poter goder quietamente. Nè la pace fatta coi turchi ha posto tanto sdegno in S. M., che possa esser causa suffìcente a farle mutar opinione, come la S. V. può aver compreso dalle offerte che da poi fece S. M. grandissime, quando si dubitava di nùova rottura. E so certo che le cause ragionevoli e necessarie che mossero la Serenità Vostra a far la pace sono conosciute e per tali giudicate da S. M. e da molti principali ministri ; e alcuni di loro me 1’ hanno detto chiaramente poco innanzi il mio partire, che con la grandissima tardità che hanno usato in tutte le cose, non era possibile che si continuasse la lega. La quale, siccome ha avuto , cosi avrti sempre grande difficoltà ; perchè nel vero la guerra offensiva , come la voleva la S. V. , e come faria per la cristia-