188 RELAZIONE DI SPAGNA e buona amicizia, quando bene i principi istcssi la volessero avere. Con Portogallo, che è il re Sebastiano, fin che la regina (1) ha governato, essendo stala sorella dell’ imperatore Carlo V, e per conseguente desiderosa di compiacer a S. M. Cattolica, si può dire che faceva di quel regno a modo suo. Ma poiché il re è uscito di tutela, e instigato dal cardinale (2) ha preso in odio la regina , e si è accostato al detto cardinale , nel qual, come in molt’ altri, resta vivo 1’ odio antico contra castigliani, repugnano insieme alla volontà del re di Spagna . e vogliono mostrar di far da sè, e di non gli esser soggètti ; tanto più credendosi provocati a far così e punti da S. M. nelle cose della navigazione per conto della spezieria. Però in ogni negozio mostrano la loro mala soddisfazione ; e il re Cattolico , se ben resta mal soddisfatto , tuttavia va dicendo che il re di Portogallo è giovane e suo nepote, e che però tocca a lui principalmente aver cura del suo beneficio , e sopportar con pazienza la presunzione e boria di costoro, mettendolo a poco a poco in cognizione del suo bene e buon governo. Verso Inghilterra il re per più rispetti ha malissima volontà ; ma per il disturbo grande e daijno che causeria quel-l’inimicizia a’suoi stali, va dissimulando , e per non astringer anco quella regina ad unirsi più con Alemagna e con Francia di quello che ora si trova ; però sempre che potrà aver seco accordo, fuggirà la guerra. Con Germania, in universale non credo che vi possa esser peggiore soddisfazione di quella che vi è ; e se molti di quella nazione servono il re e stanno uniti seco, ciò è per l’interesse particolare , che ha più forza di moverli che l'odio pubblico. Sua Maestà cerca di tenersi aperta la porta per aver a suo servizio quanti cavalli e fanti le bisogneranno, e i principi di quella nazione più amici, o almeno manco contrarj che possibil sia. Ma perchè sta pur in dubbio di loro , ha tentato e tuttavia procura di stringer e aumentar quella unione (1) Caterina sua ava, vedova di Giovanni III. (2) Enrico zio di Sebastiano, che succedette nel 78 per breve tempo al nipote.