84 RELAZIONE DI SPAGNA chiama S. M. le corti, che sono come in Germania le diete, le quali si fanno separate ; quelle di Gastiglia riducendosi in un luogo di quei regni, e quelle d’ Aragona sempre in Mon-zone (1). Le corti di Castiglia si fanno con molla soddisfazione di S. M., c passano con molta quiete , essendo i casigliani molto più ossequenti e obbedienti che non sono gli aragonesi ; nè avendo essi così larghi privilegi, la maestà del re li comanda con maggior autorità. Può il re chiamar queste corti ogni tre anni, dalle quali ottiene ogni volta 1,200,000 ducati, che vengono ad esser 400,000 l’anno. Suole qualche volta aver qualche dono straordinario, ma succede rare volte, facendo bisogno che S. M. dimostri le cause e le necessità che l'astringono a dimandare tale aiuto. Le corti d’Aragona si fanno con altra maniera. Hanno privilegio, qual benissimo osservano, che mai si riducono senza la presenza del re, ovvero del principe ; dal che segue che si riducano così rare volte, se ben S. M. le può chiamar ogni tre anni, come quelle di Castiglia, perciocché le occupazioni sue molte ed importanti gli levano 1’ occasione d’andarvi. Fugge ancora il re di farle perchè gli avanza ben poco di quello che gli danno, che sono ogni volta 600,000 ducati in tre anni ; i quali spende prima che siano finite, così nei viaggi che convien fare per ritrovarsi presente, come perchè gli conviene consumar molto tempo prima che siano ispedite, essendo obbligato ascoltare tutti quelli che vogliono dire il suo aggravio , nò può negarlo ad alcuno con tutto che la cosa fosse di minima importanza. Sopra che usano tante cerimonie e tanta lunghezza , che a voler riferir il tutto alla Serenità Vostra vi saria che dir assai. Ci va S. M. mal volentieri, perchè conviene starvi con molto suo incomodo e discontento , sì perchè non può partire dal luogo dove si riducono prima che non siano del tutto terminate, come perchè conviene sopportar molte indegnità per causa dei grandi e amplissimi privilegi clic ha quel regno, il quale fa professione d’esser in moltà libertà e (I) Piccola città dell’Aragona a trenta miglia circa al nord di Lerida.