Vediamo poi eli« i terreni dell’rru terziaria (Cenozoico) mhu) dittasi quasi ovunque in Albania, ina socialmente nella parte centrale, formando un triangolo con la base a mare fra Valona e il Capo Kodoni, e il vertice sul tiume Skumbi, puco a monte di HI ha ssan. Si tratta di formazioni del così detto flysch eocenico, sul genere di quelle dell’Appennino ligure e toscano, »Iella Maiella, del Mátese, del Cilento, di parte del-l’Istria, ecc., oppure di arenarie, sabbie e argille mioceniche e plioceniche nelle regioni collinose più vicine al mare, Per orizzontarci con esempi di casa nostra basta ricordare che appartengono al periodo miocenico le colline di Torino, le Langhe, la lascia più interna preappenninica da Piacenza al piè della Maiella, parte dei colli toscani, il bacino gesswKMolfifero della Sicilia. ecc. ; ed al pliocenico la conca dell'Astigiano, la fascia preappenninica più esterna dalle Marche fino a ridosso del tavoliere di Foggia, e più nell’interno firn» alla Lucania, alla Peniso'a salentina, ecc. Ancora negli ultimi accennati periodi del Cenozoico dovevano esistere su gran pane della r egli »ne emersa albanese vasti bacini lacustri, in comunicazione con quelli della Macedonia e della Tessaglia, mentre — ii>-me intuiva appunto il Gen. Marietti succitato — vasti vi il leva menti orogenetici si verificavano in Albania, al pari della rimanente penisola halcanica, sincroni di quelli alpini che diedero l’attuale aspetto alle nostre montagne. Tali movimenti di emersione furono anche in Albania accompagnati da grandiosi ripiegamenti e da fratture di strati, e dalla conseguente intrusione di rocce eruttive (di quelle rocce verdi chiamate emfótidi e serpentine, assai comuni nelle nostre Alpi « «tu tentali); e cii» specialmente nella pane settentrionale della regione corrispondente ai hacini fluitali del Drin e del Mali, come pure negli alti bacini dello Skumbi e del