120 DELAZIONE DI .SPAGNA si noja di loro, e pochissimi sono che Io sappiano prendere e che possano acquistare la sua grazia. La complessione sua è debolissima , e mi è stato detto per cosa verissima , che per ordine di S. M. gli è stato menato delle giovani belle per vedere come si portava , ma non ha mostrato alcun segno di volontà , nè alcun appetito di loro ; tanto che per diverse cause S. M. resta malissimo satisfatta, e non sa come potersi risolvere in maritarlo; lo che è parlicolar causa che va trattenendo l’imperatore nel concludere il matrimonio nella sua figliuola. Gli ha dato S. M. il sig. Ruy Gomez per maggiordomo maggiore , il quale sopporta quel carico malissimo volentieri, perchè ha da trattare con questo giovane con il quale non vale alcuna sorte di ragione. È molto capriccioso di cose strane, come di farsi infiniti vestimenti, comprar gioie senza voler che altri le stimino , far intagliar il suo ritratto in un rubino o diamante , e quando ha portato l’anello in dito otto giorni, più non si cura di vederlo. Non dona, nè si dimostra amorevole ad alcuno, ma sempre procede con molta grandezza e infinita alterezza. Dimostra aver in odio la maggior parte delle cose che piacciono al re, nè si sa trovar alcuna cosa che lo diletti, e in conclusione, a discorrere di questo principe, si potria dire molte cose che non sono convenevoli; basterà dire che se Nostro Signore Dio non gli muterà il pensiero e il giudizio, sia per far cattivissima riuscita ; e medesimamente si può dire che non regolandosi nel mangiare , e non astenendosi da molti disordini che ordinariamente fa , e non lasciando la sua molla collera , non sia per vivere lungamente , avendo il suo corpo presa grandissima indisposizione. Il re lo fece entrare nel consiglio di stato, e lui medesimo lo accompagnò dentro, e lo mise a sedere sopra una sedia, e poi uscì subito fuori ; ma si vede chiaramente che niuna cosa gli dà satisfazione. Tutti i ministri del re che sono in corte lo temono, perciocché quando non vogliono fare quello eh’ egli comanda, dice a tutti villania e si getta nel letto con la febbre ; e sapendo loro che non possono eseguir la sua volontà senza licenza del re , stanno mollo sospesi e travagliali , e tulli quanto più possono si astengono di andargli