DI PAOLO TIEPOLO. 1363. 71 desiderio di novità , così per essere lutti di natura e d animo assai quieto e riposato, come ancora perchè non si vede che dalla mutazion delle cose , e movimenti di guerra , potesse venire ad alcun di loro alcuna sorte di beneficio. Però pare ciascuno disposto ed inclinato a conservar le cose nello stalo presente, nel qual godendo una somma tranquillità e quiete mancano di quei travagli e affanni che nelle guerre passale hanno provato ; e in particolare, per quel che ho potuto avvertire, ho conosciuto assai buona disposizione di tutti loro, e massimamente del conte di Feria e del signor Ruy Gomez , verso la Serenità Vostra. Della casa del re non mi fa bisogno dir molte cose, poiché più volle è stata descrilta in questo consiglio quella del-l’imperatore suo padre, a similitudine della quale questa è composta , parte secondo 1’ uso dei duchi di Borgogna , e parie secondo 1’ uso dei re di Spagna , con un maggiordomo maggiore (1), altri maggiordomi, cavallerizzo , someglier di corpo , e altri con altri carichi principali, gentiluomini della camera , della bocca , della casa , paggi, cappella , trombetti, cacciatori e altri ufficiali necessari, in tanta copia e di tal qualità che in questa parte non ha il re da invidiare a qual si voglia principe (2). Tien , oltre questi, per guardia della sua persona cenlo arcieri a cavallo e cento alabardieri tedeschi, e altri cento spagnuoli. Si aggiunge poi che la corte sua appar tanto più onorata quanto si ritrova più frequente di principi e signori, che di tanti paesi a lui soggetti vi concorrono ; per i quali e per gli altri si accresce tanto la corte , che nella mutazione che si fece da Toledo in Madrid (3) si fece ferma congettura eh’ ella si tirasse dietro almeno 25,000 persone. La regina (i), di poco più di 17 anni, di vivo ingegno, (1) Che era il duca d’Alba. (2) Chi desideri conoscerne i particolari può soddisfarsi leggendo V Élat de la Maison de Philippe 11 pendent son sejour aux Pays-Bas en \558, che si conserva nell’archivio di Bruscllcs, e pubblicalo a pag. 251 e segg. del cilato volume del sig. Cachard : Relalions des Ambassadeurs Vènitiens sur Charles-Quint et Philippe 11. (3) Ciò fu nel giugno del 1561; dalla quale epoca la cillà di Madrid cominciò ad essere la residenza ordinaria dei re di Spagna, benché luogo allora di cosi poca considerazione, che dieci anni clopo non coniava ancora clic 35;000 abitanti. (4) Isabella di Francia.