DI TOMMASO CONTAR1M. 1593. 431 di Fiorenza, c volentieri lo vedrebbono disunito per indebolire il granduca ; si affaticano in mantenersi dipendente don Pietro per poter in evento servirsi di lui a suoi danni ; e non mancano di interessar il pontefice in queste trattazioni di don Pietro, o per favorirne i negozj , o per alienar l’animo di Sua Santità dal granduca, onde rimanga più debole ed esposto alle ingiurie. Il duca di Ferrara (1) nei tempi passati era assolutamente dipendente dalla corona di Francia , ma dopo gli ultimi successi di quel regno e la morte del cardinale e del duca di Guisa, per la stretta congiunzione del parentado che ha con quella casa, ha aderito alla parte della lega, senza però prestarle aiuto di danari o d’ altro. E se ben con ogni industria procura di far maggiore acquisto nella grazia di S. M. Cattolica , tuttavia, perchè i ministri spagnuoli non hanno mai potuto da lui ottenere alcuna somma di danari per impiegarla nelle spese ordinarie della lega, nè sotto specie di imprestito per S. M., non lo tengono in quel grado di stima e considerazione eh’ egli desidera e cerca appresso loro ; poiché il fine degli spagnuoli non è altro, nelle amicizie de’ principi deboli, che valersi del danaro accumulato da quelli, tuttoché quest’amicizia in cose più importanti fosse per giovar loro incredibilmente, e in particolare ne’movimenti d’Italia, potendo servire il duca per istrumento opportuno ad inquietare e divertire i pontefici. Ma vedono anco e insieme temono che, mutando faccia le cose del regno di Francia, possa anco il duca , d’ animo per natura francese , scoprirsi tale anco negli effetti e alienarsi da loro, schernendo i disegni e distruggendo i fondamenti che avessero posti nella sua persona. Il duca di Mantova (2) è stato sempre congiuntissimo col re Cattolico, e s’è sforzato con termini di ossequio e di riverenza dar a S. M. in tutte le azioni compita soddisfazione , servendola ancora de’ suoi danari, poiché le prestò la somma di 100,000 ducali, i quali gli furono resi. Ma da certo tempo in qua sono occorsi vari accidenti, per i quali è nato sodi Alfonso H. 2 Vincenzo I.