DI GIOVANNI SORANZO. toGo. 121 davanti. La spesa che si la nella sua casa imporla circa quaranta mila scudi , ma lui ogni anno fa molli debiti, prendendo robe senza pagarle, e al mio partire aveva debito di più di sessanta mila scudi. La principessa Giovanna , sorella seconda del re , essendo la prima maritata nel presente imperatore , ora si ritrova circa in trent’ anni, di aspetto più graziosa che bella , perciocché le gravi infermità che ha avute le han fatto perdere la grande delicatezza che teneva nella faccia. Dopo che restò vedova del principe di Portogallo , col quale stette maritata solamente un anno, e fece un figliuolo il quale al presente é re, si ritirò in Castiglia , dove , in assenza del re, l’imperator suo padre le diede il governo di tutta la Spagna , e dimostrò in quel carico grandissimo valore. Ora si trova vivere appresso S. M. nel proprio palazzo ; e per partito che le sia stato offerto di maritarsi , mai ha voluto consentire di farlo , essendosi fermata , ovvero d’esser moglie del principe di Spagna suo nipote , ovvero di restar così sola. La qual cosa sì come gran tempo ha essa sperato che dovesse aver esecuzione, così ora ne dubita molto, perciocché molte volte il principe si è lasciato intendere di non la volere per modo alcuno, dicendo non volere mogier provada , che in lingua nostra vuol dire donna che sia stata accompagnata. Onde lei va scorrendo, e per il vero poco consolata ; dal che procede che spesse volte s’ ammala, e la febbre è la sua ordinaria indisposizione. Ha nome d’ esser mollo ricca di gioje , di denari e d’ornamenti di casa. Fa ora fabbricare un monasterio e una chiesa alle monache scalze ( che tal nome tengono in Spagna le monache di Santa Chiara ), e la fabbrica sarà onoratissima, e molti credono che il fine suo sarà di rinserrarsi là dentro, ed ivi finire la vita sua (1,). Vive Sua Altezza regalmente essendo servita come la regina , e le dà il re 20,000 scudi ogni anno per le sue spese ; ma lei ne spende molto maggior somma. Don Giovanni d’Austria , fratello naturale di S. M., nalo di una tedesca nel tempo che Cesare suo padre era in Germa- (I) Mori nel 1573. Relazioni Venete. 16