422 RELAZIONE III SPAGNA È il re di complessione flemmatica, onde e per natura e per consuetudine si dimostra gravissimo e prudentissimo in tutte le sue azioni, non uscendo mai o parola dalla sua bocca o atto dalla sua persona, che non sia accompagnato dal decoro e dalla maestà propria di re ; e quelle operazioni che in altri sono giudicate fortuite , in lui sono regolale da una incomparabile prudenza. Modera con facilità tutti gli affetti, nè perché l’impresa d’Inghilterra gli sia infelicemente riuscita , o perchè i suoi eserciti abbiano patito tanti sinistri accidenti in Fiandra, ha punto mutato la calma e uniformità della faccia ; nasconde e dissimula maravigliosamente i suoi pensieri, nè si può conoscere se sia o ben disposto o male affetto verso alcuno, se non dopo il premio o la pena, nò si sa se ama ovvero odia se non dagli effetti dell’una o dell’altra passione. Nelle risposte verso tutti è graziosissimo, schiva le udienze, ma quando gli sono dimandate per cose importanti dagli ambasciatori, non le nega. Non si lascia vedere quasi mai in pubblico ; e sebbene soleva per il passato lasciarsi vedere al popolo, una o due volte all’anno, per un corridore che dalle sue stanze risponde alla chiesa, ora sta sempre ritirato nei propri appartamenti. E amico della solitudine , gli piacciono i luoghi deserti, sta lontano dalle città , e cosi separato dai consorzi degli uomini, nascosto nelle ville, raccolto in sè medesimo, tratta e delibera le più gravi e importanti materie che occorrono nel mondo. Si diletta delle fabbriche, e particolarmente di quella di S. Lorenzo dello Escuriale , e vi si trattiene molto tempo, aggiungendo sempre nuove fabbriche a quel regai palagio, seguendo in questo più il suo particolar gusto, che l’arte o il parere degli architetti. Nelle piccole spese è molto accurato , anzi ristretto , ma nelle grandi non può vedere il suo conto ; nel vitto moderato , nel vestir e nella suppellettile delle stanze più simile a privato che rappresentante la maestà regia, poiché i fornimenti del suo palagio, la state sono i muri nudi, e l’inverno panni più tosto opportuni a temperar il freddo, che servire alla pompa ; per i quali costumi viene da molti giudicato assegnalo e ristretto, benché se si considera la gran-