DI GIOVANNI SORANZO. 1565. 113 della sua coscienza , parendogli che essendo quello presente, e dicendo lui la opinione sua in tutti i negozi, lei non debba restar caricata di alcuna operazione. Da questo procede che tutta la corte in apparenza si mostri mollo religiosa, e che sempre le chiese siano piene di gente, e che pochissimi siano che non odano ogni mattina la messa e non si lascino veder a palazzo e per le strade con le corone in mano. Nel negoziare si dimostra S. M. benignissima e umanissima ; nel cammino che fa dalla camera alla chiesa dove ode la messa, piglia tutte le supplicazioni che le vengono date, e se alcuno le vuol parlare, si ferma cortesemente per udirlo. Il medesimo usa nell’uscir della chiesa fino che giunge alla tavola per desinare , ovvero che ritorna nella camera per mangiar ritirato. Questo pure osserva dopo che ha mangiato, per lo spazio che cammina sino che entra in camera; e fa i passi così lentamente, che cadauno ha comodità di far questo officio. Nel prender le suppliche si dimostra con faccia molto allegra, e se risponde ad alcuno, lo fa con cortesi e generali parole ; il che però segue rare volte , perciocché scorre di lungo senza risponder alcuna cosa. Ma si come accetta facilmente tutte le suppliche che gli vengono date, e ascolta quelli che gli vogliono parlare, così espedisce pochissimi, e si può dir nissu-no ; perciocché quando entra nella chiesa , ovvero ritorna nella camera , subito dà tutte le polize ad uno dei camerieri, il quale di poi le distribuisce ai diversi ministri secondo le loro materie ; e fa bisogno che cadauno vada da quello al quale la sua supplica è stata mandata, per procurare l’espedizione. La quale va lunghissima , perciocché fa bisogno che quel ministro che la tiene la porli ad uno dei consigli, nel quale vien terminata la risposta, e se viene in favor di quello che la richiede , bisogna presentarla al re , il quale , confermandola , la sottoscrive di sua mano ; se poi il consiglio non ammette la dimanda , rispondono : no hay lugar ; le quali parole significano che non si vuol far altro, e quello resta del tutto privo di speranza. Prima che siano fatte tante espedizioni, si conviene consumar molto tempo e spender assai denari ; dal che viene che molti, e si può dire la maggior parte, dopo essersi,molto Relazioni Venete. 15