DI SIGISMONDO CAVALLI. 1570. lt)7 ogni anno quattro c fin sei navi di 1000 e 1500 botti per mandarle in India , tutte a sue spese ; il carico delle quali è di rami grezzi e lavorati per tremila cantara, coralli, ogli, vini, panni di lana e di seta , ed altre merci, tutto per 1’ ammontare di 700,000 scudi in circa. Gran parte del rame era per conto di S. M., col quale , e con forse 25,000 scudi che mandava in argento, faceva levar il carico delle spezierie. Il resto delle robe era di particolari, che ne pagavano nolo al re. Partono da Lisbona ordinariamente per la fine di marzo , e per il principio di settembre capitano a Goa , principalissimo emporio nella costa di Calicut (1), nella qual città le navi che hanno da ritornare caricano le cannelle, i garofoli, le noci (2), le sete e le porcellane, che con altri vascelli vi sono condotte da Malacca , loco di grandissime tratte duemila e cinquecento miglia più oltre la fine dell’ India minore , dove fan capo queste robe della China, e le spezierie che nascono nella famosa Taprobana (3) e nelle Molucche ; perchè tutti gli aromati non nascono uniti in una parte, ma in diverse , secondo che la natura ha voluto compartir questo suo beneficio. Pigliano aucora le dette navi in Goa rubini, diamanti, perle , muschio, ambra , e diverse altre cose , scorrendo per la costa , che chiamano del Malabar , fino al capo Comorin, che può essere di trecento miglia, ove nasce il pevere e zenzero, per far con esse alle scale di Calicut, Cochin , e Cananor il resto del carico della spezieria ; la qual tutta era per conto di Sua Maestà, nè i particolari poteano averne porzione alcuna. E bisogna , volendo far buon viaggio , che si partano a mezzo gennajo, che è al principio dell’ inverno di quel paese, per giungere in Lisbona al settembre seguente, avendo fatto in diciassette mesi, o poco più, 24,000 miglia di cammino. Come il re aveva in sua mano le spezie, fu già solito farne appalto con mercanti, con obbligo di consegnarle in Anversa ; ma per più reputazione di Lisbona , da certo tempo (1) Cioè del Malabar, dove approdò Vasco di (ìama nel 1498, avendo, primo fra gli Europei, giralo il capo di Buona Speranza; da non confondersi quindi colla moderna Calcutta nel golfo di Bengala. (2) Moscade. (3) Antico nome dell' isola di Céylan.