<>(> RELAZIONE DI SPAGNA •Mi resta dunque a dire dei due consigli di giustizia d’Italia, e di stato, coi quali gli ambasciatori della Serenità Vostra hanno da trattare. AI consiglio adunque di giustizia d’ Italia si rimettono non solamente tutte quelle cose che hanno rispetto di giustizia , ma ancora quasi tutte quelle che concernono grazia e governo , pertinenti allo stato di Milano e ai reami di Napoli e Sicilia ; e però i negozi commessimi dalla Serenità Vostra , di tratte di biade, di differenze di confini, di confermazione di privilegi ed immunità, tutti son passali per questo consiglio. II quale si dovria componer di due reggenti di Milano, due di Napoli e due di Sicilia, ordinariamente la metà spagnuoli e la metà italiani ; ma nel tempo che sono stato in Spagna sono per diversi accidenti mancati alcuni di questi; ai quali si aggiunge per presidente il duca di Francavilla suocero di Ruy Gomez , e alcuna volta, per ordine del re, il reggente Figueroa pratico delle cose d’Ilalia e valente uomo, e il conte di Chinchon (1) tesoriere d’Aragona ; e per segretario vi è deputato Vargas, il quale per essere stato lungamente, e fin dal tempo dell’ imperatore, in questo carico, è di grande autorità e potere. Consultano e deliberano senza la presenza del re, al quale solamente di alcune cose più importanti, c di quelle massimamente che concernono grazia , quando sentono di farla , fanno relazione, senza che esso quasi mai alteri alcuna cosa deliberata. Di qua viene che quelli che non son esauditi si dogliono principalmente del re, quasi che egli abbia ritrovato questo modo di procedere per poter più liberamente negar Iti grazie ; c quelli che ottengono ciò che desiderano lo riconoscono più dai ministri che dal re. Però generalmente giudicandosi superfluo ogni officio che si faccia col re, ciascuno , nei negozi che tratta, procura principalmente la grazia dei ministri, e molti, come si dice , grossamente donano. L’ animo di quei di questo consiglio mi è parso verso la Serenità Vostra ben disposto , e da loro mi sono state sempre usale buone e grate parole. ! Don Pedro Hcrnandez de Cabrera y Bobadilla.