472 RELAZIONE DI SPAGNA sere in grazia di S. M. Cattolica, e a questo effetto s’ è posto nella sua protezione, sperando di assicurarsi con questo mezzo dai travagli che potesse ricevere dal duca di Savoia per il Monferrato ; immaginandosi anco clic , per la quiete d’Italia e per sicurezza delle cose sue in essa , e particolarmente nello stalo di Milano, sia il re Cattolico per difenderlo da ogni molestia che gli fosse data, e sopire le fiamme di nuovi incendj, che, come s’è detto, potrebbero facilmente arderei tetti di lui. Il duca di Parma è non solo devoto servitore e parente di S. M. Cattolica , ma anco suddito di quella corona per la città di Piacenza, e però dipende affatto da essa, avendo, per quanto si dice, secreto giuramento d’obbedirla in ogni cosa, e necessità di rispettarla per non le dare occasione di risentirsi come potrebbe ; poiché l’investitura di Piacenza non fu concessa alla casa Farnese se non fino alla quarta discendenza , dopo la quale ritorna poi al re di Spagna , come già la ducea di Milano ; talché potria S. M., non rimanendo soddisfatta di esso duca , negarsi a concedergli più oltre questo feudo; e Sua Eccellenza, per non si separare dai voleri di quella maestà, ricusò ultimamente l’apparentarsi con il granduca , per esser ciò contrario alla mente del re Cattolico. Il duca d’Urbino, principe di poche forze, è in tutto dipendente da Spagna per essere provvisionato di quella corona , ritenendo il carico del generalato della cavalleria italiana per S. M. Cattolica. La repubblica di Genova si ritrova a guisa d’ una nave sbattuta ed agitata da venti contrarj, e posta quasi fra due ancore, che sono il principe Doria suo cittadino, e l’ambasciatore Cattolico, che ne ha la protezione in nome del suo signore. Al quale non è dubbio alcuno che tornerebbe molto a proposito l’impadronirsene, non solo per aggiungere maggior dominio alla sua grandezza, ma per la qualità del sito di quella città ; della quale usano dire gli spagnuoli, che se il re Cattolico fosse padrone e di Marsiglia in Provenza e di Genova in Italia, con la comodità di questi due famosissimi porti, armeria facilmente alla monarchia. Ma sebbene il re