150 REI,AZIONI’ DI SPAGNA e non è dubbio eli’egli non sia per esser adoperato ; e se fosse stato un poco più destro con gli spagnuoli, a’ quali s’è mostrato senza rispetto poco amorevole (1), e che fosse stato al re suo signore in alcun particolare più ossequente , si tien per fermo eh’ egli sarebbe anco più innanzi che non si trova al presente, perchè in fatto ha perduto assai della grazia che aveva prima. E questi son gli uomini principali per condurre gli eserciti di S. M. in campagna ; fra i quali, se non si fossero alterate le cose di Fiandra , s’avrebbon potuti mettere il conte di Egmont, il conte di Aremberg, il conte di Meghem e il principe d’ Oranges, tutti principali nella Fiandra, e i quali hanno avuto carichi importantissimi. Vi è anco Cesare da Napoli, ma è mollo vecchio , benché vigoroso d’animo. Vi sono Ascanio della Cornia , Vespasiano Gonzaga, Marcantonio Colonna, Cesare Gonzaga e Antonio Doria , lutti, trattenuti,con carichi o pensioni da S. M. Altri ne ha pure, come sono don Alvaro di Sande, don Alonso Pimentel, che ha la guardia delle galeotte, e altri simili, che non fa ora a proposito il nominarli. Trattiene anco molti capi principali nella Germania , ne’ quali spende ogn’ anno 30,000 ducati ; ma è solo per potersi servire ne’suoi bisogni di quella gente, come si è servita altre volte. Ha udito sin qui la Serenità Vostra il numero degli stati di questo serenissimo re, la sua ricchezza , e le comodità che ne cava di genti, di cavalli , e d’ altre cose per le quali sono i principi stimati grandi. Ha udito quali siano gli uomini del consiglio , e i capi che può avere per le esecuzioni della guerra ; tutte cose pertinenti alla prima delle due parti eli’ io promisi trattare nel principio del mio ragionamento, che fu quella della potenza. Mi resta ora a dire dell’ altra spettante all’inclinazione dell'animo di Sua Maestà verso ciascun principe de’ cristiani ; la qual cosa allora potrò far meglio eh’ io abbia discorso un poco sopra il modo del suo vivere, e in particolare e in pubblico , e che io avrò disegnalo con le parole le cose più importanti circa alla sua natura ; perciocché da (1) Ciò contrasta con quanto dice il Tiepolo a pag. 43, il quale afferma che il Pescara passasa in certo modo per spagnuolo.