20 RELAZIONE DI SPAGNA marchese nè al duca , e solamente quel sono chiamati grandi, e tenuti maggiori degli altri, i quali, per antica consuetudine 0 nova grazia del re , si coprono la testa in presenza sua. Possiedono molto paese e assai bei lochi, ma le lor giurisdizioni e forze son molto limitate; perciocché diffinitivamente non giudicano, nò possono metter alcuna gravezza a’ popoli, e non hanno fortezze nè soldati nè molte armi, eccettuando però i signori di Aragona, i quali, benché di manco stato , si usurpano però maggior autorità. Sono in Gastiglia alcuni di loro ricchi fino a 80 e 100,000 ducati d’entrata, come il duca dell’ Infantago di casa Mendoza, il duca di Medina Sidonia di casa Gusman, il marchese di Vigliena di casa Paceco, e il conte di Benavente di casa Pimentel. Ma pochissimi si trovano che sappiano ben governarsi, e che non abbiano grossissimi debiti, le usure de’ quali consumano gran parte delle entrate. Buttano via assaissimo in pompe , in livree , in giochi, in donativi, in donne e buffoni, iutertenendo pochissimi gentiluomini in casa loro, perchè pochi son anco quelli nobilmente nati che vogliano servire altri che il re, e consumano il loro tempo molto oziosamente e vanamente. Tiene il re in ciascun regno un governatore, che in qualcheduno si domanda viceré, e poi in alcuni lochi tiene consigli o reggimenti, che essi chiamano cancellerie, dove vanno le cause in appellazione, e un supremo consiglio in Casti-glia chiamato regio, che segue sempre la corte ; il quale non solo ode in ultima appellazione, ma governa anco nel resto 1 regni di Gastiglia, riportandosi il re a quello in quasi tutte le cose, eccetto che nei danari e nelle grazie. 1 regni ancora d’ Aragona , Catalogna e Valenza tengono un altro consiglio simile appresso il re, e Navarra per sé si governa. Vien però esercitata la giustizia con grande e mirabil favore, perchè senza adoperar la forza e moltitudine di officiali, un solo esecutore , il quale si conosce per certa bacchetta che porla in mano, è sufficiente a metter qual si voglia in prigione ; così ciascun facilmente alla giustizia si sottomette, e se pur si trova alcuno che faccia resistenza , subito è sforzato dalla moltitudine degli uomini che corrono al grido dell’esecutore.