10 RELAZIONE DI SPAGNA I» modo che importando 1’ uscita ordinaria più dell’entrata, si risolse il re , per far la provvisione di quel che mancava, ridur tutti gl’ interessi delle vendizioni a cinque per cento ; onde, per il conto che si fece, venne ad avanzare 192,000 ducati 1’ anno ; e se ben egli dicesse far questa provvisione per tre soli anni, nientedimeno, perchè, questi forniti, resterà la medesima necessità, sarà astretto di far la medesima o altra provvisione. Per provveder poi alle spese che estraordinaria-menle occorrono, non mancano modi e vie a chi governa ; e già son fatte pronte quelle del perticato (1), e di raddoppiare 11 mensuale di venticinque mila ducati il mese. Saria cosa compassionevole a dire in quanti modi questo stato sia aggravato, e i danni, oppressioni e rovine palile da’ propri soldati , tali per avventura quali appena si avriano potuto aspettare da nemici ; onde si può comprendere che animo sia quello di popoli così mal trattati, oltre l’insolenza che tuttavia provano de’ spagnuoli, i quali in tutte le cose s’intromettono , e s’ usurpano gran parte del governo e delle utilità , che di buona ragione spetteriano a quelli del paese. Vive ancora in Milano, e appresso gli altri popoli, la grata memoria de’duchi, nè potriano ricever grazia maggiore che ritornare sotto tal governo. Vivono ancora in quello stato diversi umori, ma sopiti e repressi per timor del principe. Tra lo stato di Milano ed il reame di Napoli possiede il re in Toscana tre lochi da guardia; l’uno è il castello di Piombino, ritenuto per assicurarsi di quel signore quando gli fece restituire lo stato ; gli altri sono Porto Ercole e Orbetel- lo , che soli si riservò del senese dato al duca di Fiorenza per tenergli alquanto di freno ; ma da Orbetello in fuori, che è ragionevolmente forte, gli altri sono lochi debolissimi (2). Il regno di Napoli, il qual circonda più di 1500 miglia , tutto bagnato dal mare fuor che per miglia 150 in circa che confina cogli stati della Chiesa, è paese assai ampio e ragionevolmente abitato, fruttifero e abbondante di molte cose non solo per uso suo, ma per bisoguo ancora di molle parli, e (1) Veggasi la Relazione di Milano, S. Il, T. 2i°, p. 474. (% Questi luoghi ebbero poi il nome complessivo di presidj.